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Controindicazioni dello zenzero: come consumarlo per evitare effetti collaterali

Lo zenzero (Zingiber Officinale Roscoe) è una pianta dalle tante proprietà benefiche e curative, anche se non mancano le controindicazioni: in alcuni casi, infatti, sarebbe meglio non assumerlo, per evitare danni per la salute. Scopriamo allora quali sono i principali benefici di questa particolare spezia, la dose giornaliera consigliata e tutte le controindicazioni dello zenzero, così da assumerlo in modo consapevole.
A cura di Redazione Donna
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Lo zenzero (Zingiber Officinale Roscoe) è una pianta dalle tante proprietà benefiche e curative, anche se non mancano le controindicazioni: in alcuni casi, infatti, sarebbe meglio non assumerlo, per evitare danni per la salute. Soprattutto se si soffre di alcune patologie particolari, come calcoli biliari, colon irritabile e non solo, lo zenzero può far male. Ci sono poi dei casi in cui è consigliabile chiedere il parere del medico, che può valutarne un utilizzo personalizzato in base alla singola patologia. Scopriamo allora quali sono i principali benefici di questa particolare spezia, la dose giornaliera consigliata e tutte le controindicazioni dello zenzero, così da assumerlo in modo consapevole.

Principali proprietà dello zenzero

Lo zenzero è un rimedio molto efficace in caso di raffreddore: assunto sotto forma di tisana, aiuta infatti a combattere tosse, influenza e malattie da raffreddamento. Inoltre favorisce la digestione, elimina le tossine dal nostro organismo e allevia le infiammazioni dello stomaco, soprattutto se consumato fresco, a pezzetti. Risulta un buon rimedio anche in caso di nausea ed è considerato un ottimo acceleratore del metabolismo: utile quindi per chi vuole dimagrire. È considerato infatti un alimento brucia grassi: in questi casi è consigliabile assumerlo sotto forma di centrifugati e integratori, sempre dopo aver consulatato il medico o il nutrizionista. Utilizzato sotto forma di impacchi, invece, può alleviare dolori muscolari, prurito da puntura di insetti,  herpes e piccole ferite. Le sue proprietà drenanti rendono lo zenzero anche un buon trattamento contro la cellulite, riducendono gli inestetismi.

Come consumarlo

Lo zenzero può essere assunto in diversi modi: la radice fresca può essere aggiunta alle pientanze, ma anche ad estratti e centrifughe detox. Può essere inoltre consumato in polvere, utilizzandolo quindi in cucina come spezia per donare un sapore speziato e leggermente piccante a diversi piatti, soprattutto a base di pesce e verdure. Potete poi assumere lo zenzero anche sotto forma di tisana, acquistandola anche direttamente in bustine: basterà far bollire l'acqua, lasciare in infusione e bere. Inoltre è possibile trovare in farmacia anche integratori allo zenzero, da acquistare solo dopo consulto medico.

Dose giornaliera raccomandata per evitare effetti collaterali

La dose giornaliera raccomandata di zenzero può variare dai 10 ai 30 grammi di radice fresca. Le dosi variano in base allo stato di salute del soggetto che dovrà assumerlo. Ci sono determinate categorie di persone che non possono assumere lo zenzero con leggerezza ma, anche in soggetti sani, un consumo eccessivo, potrebbe causare diarrea, nausea e intossicazione alimentare. La prima cosa da fare, quando si decide di consumare lo zenzero, è sicuramente quella di non superare le dose giornaliera raccomandata. È importante poi sapere che la radice fresca va sbucciata e va consumata solo la parte interna: è assolutamente sconsigliato mangiare la buccia perché, se non lavata in modo accurato, potrebbe causare irritazioni o infezioni allo stomaco.

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Controindicazioni e quando consultare il medico

Prima di consumare un nuovo alimento o di cominciare un nuovo trattamento è sempre consigliabile chiedere il parere del medico. In generale, però, lo zenzero è sconsigliato a chi soffre di calcoli biliari, in quanto stimola la produzione di bile, ma anche a chi soffre di colon irritabile. Lo zenzero, infatti, stimola la motilità intestinale causando così diarrea e stimolando la produzione di gas. Anche in caso di gastrite bisogna fare particolare attenzione: se assunto in quantità elevate potrebbe causare la comparsa di ulcera. Bisogna poi consultare il medico in caso di pazienti che assumono antinfiammatori, anticoagulanti orali, antiaggreganti piastrinici e ipertensivi, in quanto potrebbe aumentarne gli effetti. Anche durante la gravidanza e l'allattamento, bisogna seguire le indicazioni del medico, assumendono al massimo bassissimi dosaggi, ma sempre sotto controllo. Anche chi soffre di diabete deve fare attenzione: lo zenzero, infatti, potrebbe diminuire eccessivamente i livelli di glicemia. Lo zenzero può essere pericoloso anche per chi soffre di emofilia, una malattia genetica causata da un difetto della coagulazione del sangue: entrando in contrasto con i farmaci che si assumono, potrebbe aumentare il rischio di emorragie.

Lo zenzero potrebbe causare eruzioni cutanee e altre reazioni allergiche, per questo è meglio evitarlo se si è predisposti alle allergie. Tra gli effetti collaterali ci sono anche aerofagia e gonfiore addominale, soprattutto se assunto in polvere. Riguardo invece alla controindicazioni in caso di problemi alla tiroide, al momento non ci sono notizie certe in merito. Per questo, è meglio valutare il dosaggio da assumere con il proprio medico.

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