Come sono cambiati i parrucchieri dopo il lockdown: i trattamenti più richiesti sono a lunga durata

Il lockdown è terminato da oltre due mesi ma, nonostante ciò, il ricordo della quarantena è ancora vivido. Tra le attività non essenziali che sono mancate di più ai cittadini di tutto il mondo ci sono stati i parrucchieri, non a caso appena riaperti sono stati presi d'assalto. Oggi che non hanno più liste d'attesa chilometriche e appuntamenti fino a sera, i saloni stanno cominciando a trarre dei bilanci, così da capire quali sono i trattamenti e i tagli più richiesti dopo la pandemia. Ricky Walters, direttore della SALON64 di Soho, ha spiegato che la maggior parte dei clienti hanno fatto delle rivoluzioni drastiche alla loro chioma e il motivo è molto semplice: essendo stati chiusi in casa a lungo sempre con lo stesso look, ora tutti sono pronti per un cambiamento.

Quale modo migliore per festeggiare il ritorno alla normalità se non con una rivoluzione estrema? Le brune richiedono sempre di più delle tinture platino, chi ha i capelli lunghi vuole passare al bob asimmetrico, chi ha un caschetto lungo passa a un taglio ancora più corto, mentre per quanto riguarda la piega, la più gettonata è quella con le onde naturali, ovvero le beach waves. Anche il balayage è molto richiesto, ovvero la sfumatura in stile shatush con una differenza netta tra il colore delle punte e delle radici, così come pure la "finta frangia", ovvero una sorta di ciuffo spettinato che può coprire la fronte oppure essere portato di lato. Il tratto che accomuna tutti i trattamenti? Si tratta di tagli e tinture che "durano nel tempo", così che, in caso di nuovo lockdown, non ci si ritrovi di nuovo alle prese con ricrescite e capelli troppo lunghi.