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Come mantenere i buoni propositi per il 2012

Con il 2012 alle porte è tempo di buoni propositi. Scoprite con noi perché falliscono, come mantenerli e come accrescere la motivazione, scrivendovi una lettera dal futuro.
A cura di Daniela Seclì
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Ci risiamo! Anche quest’anno sta per volgere al termine ed è tempo di bilanci. Si riflette sull’anno appena trascorso e sui cambiamenti che vorremmo attuare. E’ il momento in cui si formulano i fatidici buoni propositi. Anche se lo scorso anno tutte le promesse si sono dissolte dopo sole 24 ore, anche quest’anno ci muniremo di carta e penna e saremo pronte a giurare che il 2012 sarà diverso.

Le promesse espresse dal maggior numero di persone sono: trascorrere più tempo con la famiglia, iscriversi in palestra, mettersi a dieta, risparmiare, viaggiare e imparare qualcosa di nuovo.

“ Possano i tuoi problemi, durare quanto i tuoi buoni propositi per il nuovo anno ”
Joey Adams
 Secondo la tradizione, fu Giulio Cesare colui che per primo formulò dei buoni propositi l’1 gennaio, giorno in cui si onorava il dio Giano, una divinità dotata di due facce, una per guardare all’anno passato e l’altra per proiettarsi in quello futuro. I buoni propositi espressi dagli antichi romani erano, il più delle volte, legati a questioni morali, come ad esempio chiedere perdono ai propri nemici. Sia che si dia un seguito alle parole, sia che i progetti si sgretolino alle prime luci dell’alba, l’energia che si avverte la notte di capodanno ha una connotazione molto positiva. Sperare in un anno migliore e pensare a come ottenerlo denota, infatti, fiducia in se stessi e nella propria capacità di attuare un cambiamento.

Affrontate gli obiettivi a piccoli passi

Esistono dei piccoli accorgimenti che potrebbero rendere i buoni propositi più semplici da realizzare. Innanzitutto dovremmo pensare a degli obiettivi realistici. Desiderare di diventare una famosa regista quando ancora non si sa nemmeno accendere una videocamera, difficilmente si può realizzare. Molto meglio prefiggersi di frequentare un corso di regia.

Occorre, poi, evitare di essere vaghe. Andiamo dritte al punto. Cosa vogliamo? Sostenere che nel 2012 dichiareremo guerra alla pigrizia, non basta. Decidere invece di andare in palestra due volte a settimana o di fare una passeggiata anziché stare tutto il pomeriggio davanti alla tv, rappresenta un modo per passare subito all’azione.

Una volta stabiliti degli obiettivi realistici, occorrerebbe dividerli in piccoli passi, che si possano compiere con facilità. Il buon proposito di scrivere un libro ha più possibilità di fallire rispetto a quello di impegnarsi a portare a termine una sola pagina al giorno. Se l’obiettivo risulta essere troppo difficile da raggiungere ci scoraggeremo e lasceremo perdere. Affrontarlo, invece, attraverso piccoli step ci renderà più predisposte al lavoro da compiere e dunque ci darà più possibilità di successo.

L’importante è che i buoni propositi riguardino davvero noi e non ciò che dovremmo fare per piacere di più agli altri. Devono stimolarci, esaltarci, renderci energiche e determinate a perseguirli.

Scrivetevi una lettera dal futuro

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Una tecnica divertente, che si può usare per accrescere la motivazione, è quella di scriversi una lettera dal futuroImmaginate di essere la donna che diventerete tra un anno se terrete fede ai vostri buoni propositi. Scrivete una lettera a chi siete oggi spiegando cosa si prova ad aver raggiunto tutti gli obiettivi, quali sorprese ha riservato il cammino verso il cambiamento e cosa avete imparato.

Immaginate di aver rispettato la dieta, di aver trovato un nuovo compagno o di aver finalmente smesso di fumare. Ciò vi darà più motivazione ad impegnarvi e ad essere costanti nel perseguire i vostri obiettivi. Ad ogni modo ricordate sempre ciò che disse la poetessa Edith Lovejoy Pierce: ogni anno è come un libro dalle pagine bianche, lo apriremo e decideremo noi le parole da scrivere. Quel libro è intitolato “Opportunità” e il primo capitolo si chiama “Capodanno”.

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