Come curare le piante grasse e ogni quanto annaffiarle
Le piante grasse (o succulente) sono piante che possono dare un tocco in più alla nostra casa e al nostro giardino: si adattano a quasi tutti gli ambienti e le attenzioni che dovrete dedicare loro non sono così assidue e pressanti come per le piante più delicate e sono adatte anche per chi non ha il pollice verde. Nonostante ciò, se vogliamo tenere le succulente sul nostro terrazzo o in casa, dobbiamo sapere come fare per tenerle vive e in salute. Vediamo allora quali sono i consigli per mantenerle verdi e sane più a lungo.
Come curare le piante grasse
Per mantenere le nostre piante grasse in ottima salute c'è bisogno di particolari precauzioni: devono quindi essere curate se vogliamo che crescano sane e raggiungano la fioritura, che è annuale. Ma qual è la temperatura ideale delle piante grasse? Quando si trovano nel loro habitat naturale di solito vivono inverni molto freddi e secchi e quindi vanno in riposo vegetativo fino a novembre, questo è uno dei motivi per cui resistono anche a temperature basse senza danneggiarsi. Solo quelle che vengono dalle zone tropicali non sopportano temperature sotto i 13° C ma di norma resistono fino ai 5°C.
In inverno
I luoghi ideali dove tenere le piante grasse in inverno sono le serre o i giardini d'inverno, nei quali le piante sono protette e dove è possibile controllare la temperatura, il grado di umidità, la luce. Per far crescere le piante grasse bene, cercate di mettere insieme cactus e succulente che abbiano le stesse necessità così da curarle al meglio, anche se di diverse tipologie. Nelle serre e nei giardini d'inverno potete coltivare le piante grasse sia in vaso che in aiuole e tenerle a terra o collocarle sui bancali. Ma, quando possiamo mettere le piante grasse in casa? Se abitiamo in posti particolarmente freddi, possiamo spostare in casa le piante succulente più delicate, se la temperatura scende sotto i 7°C.
In estate
In estate le piante grasse non hanno particolari problemi e resistono anche a temperature che superano i 30°. Se si espongono al pieno sole per la prima volta copritele per qualche giorno con un telo. Ci sono specie – come le caudiciformi – che in estate "vanno in letargo" e quindi non vanno innaffiate spesso.
Quando seminare le succulente?
Il periodo migliore per seminare le piante grasse va da gennaio ad aprile: assicuratevi di avere un terreno adatto per le succulente che deve essere molto setacciato e al quale aggiungere della sabbia, se avvertite la necessità di renderlo più morbido. Possiamo far riprodurre le piante grasse anche per talea: scegliete un fusto sano e tagliatelo cercando di staccarlo quando più vicino alla base, poi inserite le talee singolarmente in un terriccio composto da torba e sabbia, evitando che le foglie tocchino la superficie.
Come irrigare le piante grasse
Le succulente devono essere annaffiate solo nel periodo estivo: l'ultima irrigazione avviene di solito a metà novembre. Le uniche piante a fare eccezione sono quelle che fioriscono tra novembre e dicembre come le Lithops. Di norma le piante grasse devono ricevere una irrigazione moderata fino al periodo in cui sta per terminare la fioritura. In inverno non devono ricevere acqua perché già assorbono l'umidità dell'aria e potrebbero marcire. Quando bagnate le succulente fate attenzione che l'acqua non vada sui fiori, quando sono presenti, perché ciò potrebbe creare marciumi in tutta la pianta. Inoltre per l'innaffiatura non utilizzate acqua calcarea che potrebbe cambiare la reazione di pH del terreno provocando danni alla pianta.
Se vi state chiedendo quando cominciare ad annaffiare le succulente, sappiate che al sud si può cominciare da marzo mentre al nord da aprile. Nelle zone più al nord, quasi al confine, meglio partire da maggio. L'irrigazione termina poi ad agosto al nord e fino a novembre al sud.
Come tenere le piante grasse in casa
È possibile tenere le piante grasse in casa, l'importante è che siano messe in vasi che abbiamo un foro di drenaggio sul fondo e almeno 4 cm. di profondità. Le piante succulente amano stare al sole quindi, anche in casa, collochiamole a sud, vicino a finestre o balconi. Le specie rampicanti o quelle pendule possono essere messe in cestini pensili. Bagnatele solo quando il terriccio è asciutto e in estate, nelle giornate più calde e afose, innaffiatele una o due volte a settimana, a seconda delle esigenze della pianta. Non dimenticate poi di spolverarle in quanto la polvere accumulata potrebbe bloccare il processo di fotosintesi: utilizzate un pennellino, se non hanno peli, oppure un phon con aria fredda ad una distanza di almeno 15 cm. Infine, eliminate sempre i fiori appassiti e le parti colpite da parassiti, che potrebbero danneggiare tutta la pianta.
Come rinvasare le piante grasse
Per le piante grasse è molto importante anche il rinvaso: il primo va fatto appena acquistiamo la pianta e in seguito ogni due anni. La scelta del terriccio è importante perché, nonostante siano piante che si adattano facilmente, hanno bisogno di un terriccio preparato che è più drenante. Evitate la terra del giardino che potrebbe contenere insetti dannosi per le piante, ma aggiungeteci della torba, sabbia o argilla espansa. Nel travasarle controllate che non ci siano insetti e che le radici non siano danneggiate e tagliate quelle troppo secche e lunghe utilizzando una lama disinfettata. Innaffiate dopo 2 settimane.
Come curare le malattie delle piante grasse
I parassiti che più comunemente possono colpirle sono le cocciniglie e i ragnetti rossi anche se di solito non sono soggette a malattie. Spesso però un eccesso di acqua o di azoto nel terreno possono provocare il marciume nero che colpisce spesso i cactus: deforma la pianta portandola alla morte. Anche le malattie dovute a funghi possono far marcire le succulente.
Per curare le nostre piante grasse, la prima cosa da fare è capire la causa e intervenire. Quindi bilanciare bene tutti gli interventi di innaffiatura, potatura, concimazione e nutrizione. In merito ai parassiti è bene prevenire con l'utilizzo di insetticidi o fungicidi da utilizzare la prima volta con l'inizio della primavera e la seconda volta con l'arrivo dell'inverno, quando la pianta si sta preparando al riposo.