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“Così mi hanno detto che mia figlia è autistica”: la commovente storia della mamma fa il giro del web

Gabriella La Rovere è mamma di Benedetta, una ragazza autistica di 26 anni, e ha voluto condividere la sua storia sui social. La figlia è affetta da sclerosi tuberosa, una malattia rara che causa l’autismo, ma, nonostante i medici le dessero pochissime possibilità di sopravvivenza, lei ha cominciato a sostenerla con determinazione e alla fine si è rivelata la scelta giusta.
A cura di Valeria Paglionico
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Gabriella La Rovere è una donna di Roma, nella vita fa il medico ed è mamma di Benedetta, una ragazza autistica di 26 anni. Si è accorta che la figlia aveva qualche problema quando questa aveva solo un anno e nel bel mezzo della notte ha lanciato un terribile urlo. Portata in ospedale, i medici hanno subito dato la diagnosi: era affetta da sclerosi tuberosa, una malattia rara che causa l'autismo. I colleghi della donna le chiedevano “Ti eri accorta che tua figlia è autistica?”, dimenticando che quello poteva essere uno dei momenti più terribili della sua vita.

Tutti davano alla piccola poche speranze, credevano che sarebbe morta una volta arrivata ai tre anni e, anche se fosse sopravvissuto, probabilmente non sarebbe mai riuscita a parlare. Gabriella, nonostante fosse annientata dal dolore, ha deciso di reagire con positività, aiutando Benedetta ad affrontare ogni tipo di sfida. "Sapevo quali sarebbero state le difficoltà che mi sarei trovata di fronte, ma ho voluto provare a superarle. Mi sono scordata le parole di chi mi aveva detto che sarebbe morta a breve, e ho guardato al traguardo successivo: parlare. Camminare. Continuare a vivere", ha spiegato la donna.

A quanto pare, essere determinata si è rivelata la scelta giusta: oggi Benedetta conduce una vita molto intensa, ama le lingue straniere, suona le percussioni ed è stata l'unica italiana a essere invitata all’Autism’s Got Talent di Londra. Gabriella ha deciso di condividere la sua esperienza in un libro nella speranza di dare speranza a tutte le mamme che si trovano di fronte a un'esperienza simile alla sua: non bisogna mai abbandonare i propri figli o perdere le speranze, credere nelle loro potenzialità gli dà tantissima forza per cominciare a reagire.

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