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Chanel dice addio alle pelli: in passerella oro e pietre preziose in omaggio all’Egitto

Chanel ha abbracciato una politica cruelty-free, dicendo addio alle pelli esotiche. A partire da questo momento non produrrà più abiti e accessori con pelli di coccodrillo, lucertola, pitone e galuchat: ecco il vero motivo nascosto dietro questa scelta etica.
A cura di Valeria Paglionico
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Chanel è una delle Maison più famose al mondo e nelle ultime ha fatto una comunicazione importante: dirà addio alle pelli esotiche, abbracciando una polita cruelty-free. Il motivo di questa scelta è molto semplice: negli ultimi anni l'azienda ha trovato sempre più difficoltà a tracciare la provenienza delle materie prime utilizzate e, non volendo utilizzare pelli illegali o che provengono da animali trattati in modo crudele, ha deciso di non produrre più abiti e accessori in coccodrillo, lucertola, pitone e galuchat.

Chanel rinuncia alle pelli di coccodrillo, lucertola, pitone e galuchat

Chanel è l'ennesima Maison di moda che ha fatto una scelta etica: nelle ultime ore ha infatti comunicato che non venderà più vestiti e accessori realizzati con pelli esotiche, in particolar modo quelle di serpente, coccodrillo, lucertola, pitone e galuchat. Oltre al fatto che si vuole ridurre al minimo lo sfruttamento e la tortura degli animali, la casa di moda si è vista costretta ad abbracciare una politica cruelty-free, visto che negli ultimi tempi ha trovato enormi difficoltà a tracciare la provenienza delle materie prime, spesso illegali. "Stiamo rivedendo le nostre catene di approvvigionamento per garantire che soddisfino le nostre aspettative d'integrità e tracciabilità. In questo contesto sta diventando sempre più difficile procurarsi pelli esotiche che corrispondano ai nostri standard etici", ha dichiarato la griffe in una nota ufficiale a poche ore dalla sfilata newyorkese Métiers d'Art. L'obiettivo è dare vita a una nuova generazione di prodotti di alta gamma che, pur essendo realizzati con materiali nobili e finiture eccezionali, non verranno prodotti con delle pelli esotiche. In questo modo si spera di attirare una clientela più giovane, interessata al benessere degli animali e all'impatto sull'ambiente degli indumenti che indossano e che utilizzano nella vita quotidiana. Non è un caso che, nonostante i prodotti in pelle siano quelli più costosi dell'azienda, presto usciranno dal catalogo, dando prova del fatto che il nome Chanel può essere associato ai movimenti animalisti.

La sfilata Métiers d'Art di Chanel a New York

Ieri sera si è tenuto al Met, il Metropolitan Museum di New York, uno degli eventi più attesi dell'anno nel mondo della moda, la sfilata della collezione Chanel Métiers d'Art. La linea itinerante nata dalle incredibili creazioni degli artigiani francesi con cui la Maison collabora quest'anno era ispirata all'Antico Egitto, non a caso le modelle hanno calcato un catwalk allestito nel Tempio di Dendur, esposto al Met dal 1978, con dei make-up alla Cleopatra con una linea di eye-liner lunga e marcata. Tra spalle appuntite, copricapi alti e rotondi, stivali in oro in pieno stile "faraonico", il direttore Karl Lagerfeld ha voluto dimostrare che non esiste nulla di più moderno dell'antico. Non sono mancati i geroglifici, le camelie, i fiori di loto, tutti ricamati e intarsiati su giacche, gonne e abiti. Sono state  molte le celebrities che non si sono volute perdere lo show e che sono apparse nelle prime file del front-row, da Penelope Cruz a Julianne Moore, fino ad arrivare a Marion Cotillard e a Lily-Rose Depp, una delle muse di Chanel. Karl Lagerfeld è inoltre apparso in passerella a fine sfilata al fianco del nipote e di Virginie Viard, direttrice dello studio della Maison, che probabilmente prenderà il suo posto di direttore creativo.

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