Castagne in tasca per prevenire il raffreddore: realtà o credenza popolare?

L’autunno è ormai arrivato e le giornate calde sono diventate un lontano ricordo. Quando il sole cala, le temperature diventano freddissime e la cosa non fa altro che favorire l'insorgere di influenza e raffreddore. Chi proprio non vuole ammalarsi anche quest'anno può ricorre a un metodo antichissimo che, servendosi delle castagne, permette di prevenire i malanni stagionali.
Innanzitutto, perché siano efficaci, bisogna scegliere le castagne giuste, ovvero quelle definite "matte", tonde e lucide che cadono dall'ippocastano e non quelle che si mangiano arrosto o nelle zuppe, che sono invece il frutto del castagno. Per evitare di beccarsi un terribile raffreddore, è necessario metterne una o due in una tasca del cappotto, nell'auto, sulla scrivania, nella borsa o in un luogo vicino al proprio raggio di azione, basta che le si portino dietro per tutto il periodo invernale.
Secondo un'antica credenza testata sui cavalli, avrebbero un enorme potere curativo sia contro l'asma che contro il raffreddore. Contengono escine, un principio attivo con azione antinfiammatoria, capace di curare malattie all'apparato respiratorio nella popolazione equina. Non a caso, le castagne matte vengono definite anche "castagne di cavallo". Anche se si tratta solo di una tradizione popolare, non confermata da alcuna ricerca scientifica, tenere un paio di questi frutti in tasca non può far male. Attenzione però a non ingerirle: sugli uomini le castagne matte hanno degli effetti tossici, è per questo che vengono utilizzate solo nella cosmesi, soprattutto per la creazione delle creme anticellulite.