Carla Fracci, nel film l’omaggio a Biki: la signora della moda che vestì la ballerina e Maria Callas
Domenica 5 novembre è andato in onda il film "Carla", un omaggio alla grande ballerina Carla Fracci, scomparsa lo scorso maggio. Il film con Alessandra Mastronardi racconta i primi passi nel mondo della danza: la figlia di un tranviere che entra nella prestigiosa accademia del Teatro alla Scala e da lì diventa una stella internazionale. La seconda protagonista del film è la città di Milano, dove l'étoile è nata e cresciuta: tra i molti luoghi della città che compaiono nelle riprese ce n'è uno forse meno noto al grande pubblico oggi, la sartoria Biki, tempio della moda milanese degli anni Sessanta.
La scena dell'incontro tra Carla Fracci e Biki
Tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, non c'era una signora elegante a Milano che non si facesse vestire da "Biki", nome d'arte di Elvira Leonardi Bouyere. Per questo gli sceneggiatori del film "Carla" hanno immaginato un incontro in atelier tra la giovane Carla Fracci – all'ora ballerina agli esordi – e la stilista. L'occasione è un incontro con il regista Luchino Visconti e Maria Callas (assidua cliente di Biki): Carla Fracci riceve un invito ma non ha nulla da mettersi e viene accompagnata da Beppe Menegatti (suo futuro marito) nel famoso atelier milanese, che le confeziona un abito argento. La storia di Biki però nasce molto prima e ha segnato per sempre la moda italiana.
Chi è "Biki", la stilista Elvira Leonardi Bouyeure
Emancipata e all'avanguardia, Elvira Leonardi fu una delle pioniere della moda italiana. Elvira Leonardi era la nipote acquisita di Giacomo Puccini: nata da una famiglia nobile non aveva davvero bisogno di lavorare, eppure fin da giovanissima si appassionò alla couture francese creando una sua linea di biancheria elegante. In un'epoca dominata da mutandoni e camicione informi, le sue camicie da notte eleganti andarono a ruba: cliente assiduo era Gabriele D'Annunzio, che la regalava volentieri alle amanti. Per via dei debiti non riuscì mai a saldare il conto, ma ripagò (si fa per dire) Elvira Leonardi con un'ottima pubblicità e con il nome d'arte "Biki", inglesizzazione del soprannome Bicchi, "birichina".
Le creazioni di Biki si ispiravano alla moda francese, ma furono una colonna del Made in Italy: famosa per i contrasti di colore e la foggia ricercata delle sue creazioni, la stilista vestì le signore dell'alta borghesia avvicinando Milano a Parigi. Il successo internazionale arrivò con Maria Callas, affezionata cliente del suo atelier. La Callas fu la fortuna di Biki, e viceversa: la stilista creava per lei tailleur eleganti e abiti da sera spettacolari, contribuendo a creare l'immagine della diva. Il soprano, riconoscente, comprava trenta abiti alla volta nella sua boutique, che chiuse alla morte della geniale fondatrice, nel 1999. Nessuna sorpresa dunque che il regista della seria Carla ha voluto riunire tre leggende nella stessa scena: La stilista Biki, Maria Callas e Carla Fracci. Tre donne diverse, ma unite dall'amore per l'arte, per la bellezza e per l'eleganza.