video suggerito
video suggerito

Carboidrati buoni: quali scegliere per una corretta alimentazione e per restare in forma

I carboidrati buoni sono i migliori per restare in forma e sono quelli da scegliere per una sana e corretta alimentazione: parliamo di carboidrati complessi come cereali integrali, frutta secca, semi, legumi e verdura a foglia verde. Tutti alimenti da preferire ai cosiddetti “carboidrati cattivi”, carboidrati raffinati come pane, pasta e riso bianchi, alimenti che hanno poco valore nutrizionale.
A cura di Redazione Donna
80 CONDIVISIONI
Immagine

I carboidrati sono tra i nutrienti più conosciuti: li assumiamo ogni giorno e sono tanto amati quanto temuti, soprattutto per la linea. I carboidrati, o glucidi, sono elementi fondamentali per il nostro benessere psico-fisico, in quanto donano energia: per questo è importante introdurli nella nostra dieta quotidiana. Importante però scegliere i cosiddetti carboidrati "buoni": legumi, cereali integrali, frutta secca, verdura a foglie verde, evitando invece i carboidrati "cattivi" come pane, riso e pasta bianchi, alimenti raffinati come torte e biscotti, e bibite gassate. Scopriamo allora la differenza tra queste tipologie di carboidrati, perché scegliere quelli "buoni" e quali sono i cibi da preferire per restare in forma e in salute.

Qual è la differenza tra carboidrati buoni e carboidrati cattivi?

I carboidrati sono zuccheri complessi che l'organismo utilizza per la produzione di energia. Si tratta di sostanze nutritive che si dividono in diverse tipologie: disaccaridi, trisaccaridi e polisaccaridi. Ciò che li differenzia è il tempo in cui l'energia prodotta da questi carboidrati viene rilasciata dal nostro corpo: cioè l'indice glicemico. Se si assumono alimenti che contengono carboidrati a basso indice glicemico, quelli che rilasciano l'energia lentamente, parliamo di carboidrati "buoni"; se consumiamo cibi con alto indice glicemico, che liberano cioè energia velocemente, parliamo di carboidrati "cattivi" che contribuiscono a conservare lo zucchero in eccesso, trasformandolo in grasso, senza bruciarlo. Sono da evitare quindi i carboidrati semplici come destrosio, saccarosio, sciroppo di fruttosio e tutti quegli ingredienti che terminano in "osio". Da favorire invece il consumo di carboidrati complessi come cereali integrali, legumi, semi, frutta secca: i carboidrati complessi si trovano nei vegetali sotto forma di fibre e amido.

Immagine

Perchè è importante consumare carboidrati complessi

I carboidrati complessi aiutano a tenere sotto controllo i livelli di glucosio, colesterolo cattivo (LDL) e trigliceridi nel sangue, oltre a favorire la perdita di peso, in quanto aumentano il senso di sazietà. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la FAO (Food and Agriculture Organization) raccomandano di ingerire tra il 50-60% dell'energia complessiva di carboidrati, di cui solo il 10% deve essere costituito da carboidrati semplici.

Uno dei carboidrati più utilizzati dal nostro organismo è il glucosio: fonte di energia per quasi tutte le cellule del corpo, viene immagazzinato dai muscoli, sotto forma di glicogene, sviluppando resistenza, ed è utile per soddisfare il fabbisogno energetico di cui necessita il nostro cervello. Per questo è importante apportare al proprio organismo la giusta dose di carboidrati buoni.

Carboidrati buoni: i migliori da scegliere per la nostra dieta

Scopriamo allora quali sono i carboidrati "buoni" più utili all'organismo: doneranno la giusta energia e vi aiuteranno a restare in forma. Nella nostra dieta quotidiana non dovrebbero mancare pane, pasta e cereali integrali, ricchi di fibre e vitamine. Questi carboidrati integrali hanno un indice glicemico più basso rispetto alla loro variante raffinata, e cioè pane bianco e pasta e riso di grano duro. Garantiscono poi energia a lungo rilascio e aumentano il senso di sazietà. Per la colazione sono da preferire orzo e riso integrali soffiati, evitando preparati per la prima colazione che contengono zuccheri semplici, come sciroppo di glucosio e melassa, elementi che interferiscono con l'azione ipoglicemizzante delle fibre. Anche la frutta secca a guscio e i semi sono considerati carboidrati buoni, soprattutto mandorle e noci, semi di girasole, di zucca e semi di chia. La frutta secca è inoltre ricca di Omega3, aiuta a ridurre il colesterolo cattivo (LDL) nel sangue e dona energia: è un perfetto spuntino spezza-fame. Chi non la ama particolarmente può aggiungerla tritata a insalate, yogurt o minestre.

Non possono mancare poi i legumi: fagioli, lenticchie, ceci, da preferire però quelli secchi, al posto di quelli in scatola o precotti. A seconda della varietà troviamo dai 18 ai 25 grammi di glucidi per 100 grammi di fagioli, 18-20 gr per le lenticchie e 20 gr per i ceci. Oltre ai carboidrati buoni, i legumi sono anche fonte di ferro e proteine: non possono quindi mancare nella nostra dieta, da consumare almeno 2-3 volte a settimana. Tra le verdure fonte di carboidrati buoni, ci sono le verdure a foglia verde: come spinaci, lattuga e cavolo che sono anche ricchi di fibre, vitamine e sali minerali. Anche la frutta fresca rientra nella categoria di alimenti che contengono carboidrati buoni: anche se forniscono più zucchero, si tratta però di zucchero naturale. Inoltre contiene fibre, fitonutrienti, vitamine e minerali, che la rendono indispensabile per la nostra dieta.

80 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views