Cara Delevingne, la sofferenza prima di accettare la sua sessualità: “Mi vergognavo di ciò che sono”
Quando la società preme così tanto affinché ci si adegui a certi modelli e propone stereotipi così rigidi, di bellezza così come di sessualità, si finisce col percepire se stessi con molta negatività, nel momento in cui ci si accorge di non essere in linea con le aspettative. Se non si è perfettamente adeguati si vive con disagio il rapporto col proprio corpo e si sperimenta la propria sessualità con fatica, costringendo se stessi in gabbia precostituite pur di allinearsi a quanto ritenuto “normale”. Queste difficoltà le ha sperimentate anche Cara Delevingne, che ha dovuto lavorare molto su se stessa prima di accettare il proprio orientamento sessuale e amarsi davvero.
Quando le pressioni sociali prendono il sopravvento
La modella 28enne è pansessuale, ma prima di accettare in modo sereno la propria sessualità ha dovuto lottare con pensieri suicidi, perché era un orientamento che le generava disagio e insicurezza. Lo ha a lungo rifiutato, negandolo a se stessa la possibilità di amare una persona dello stesso sesso, un pensiero che le generava quasi disgusto. Ma questa continua lotta contro se stessa le ha causato solo sofferenza, l’ha fatta piombare in depressione, perché non le consentiva di esprimersi realmente e liberamente, rispettando se stessa in modo autentico. Alle sue spalle aveva una famiglia rigida da cui aveva ricevuto un’educazione conservatrice e poi c’è stato l’ingresso nel mondo della moda, che ha in qualche modo accentuato tutto quel suo sentimento di vergogna e l’ha spinta a essere a tutti i costi "come le altre".
Accettarsi per amarsi
Cara Delevingne, ospite del podcast Goop di Gwyneth Paltrow, si è messa a nudo in merito alla propria sessualità, alle difficoltà affrontate fino a qualche anno fa, quando non si sentiva ancora libera di esprimere realmente la propria natura. Accettarsi le ha permesso di aprirsi al mondo in modo più autentico e le ha finalmente permesso di amarsi davvero. "Sono cresciuta in una famiglia all'antica. Non conoscevo nessuno che fosse gay. L'idea di avere partner dello stesso sesso mi disgustava. Ora metto in correlazione la massiccia depressione e i momenti suicidi della mia vita a tutto quello, perché mi vergognavo di ciò che sono. Ora in realtà quella è la parte di me che più amo e che finalmente accetto". La modella ha avuto relazioni sia con uomini che con donne: dal 2018 al 2020 è stata sentimentalmente legata all'attrice Ashley Benson e ha definito la propria sessualità un orientamento "in continua evoluzione".
La difficoltà di accettarsi per ciò che si è
Con grande sincerità, alla Paltrow la modella ha ammesso che la sua fluidità di genere ha influito nella sua carriera di modella. Questo lavoro fa immediatamente pensare a una donna con determinate caratteristiche, quelle che per anni abbiamo visto sulle passerelle e in cui lei non si riconosce. Questo le ha causato disagio: "Amo essere una donna, vestirmi e fare tutto questo, ma amo anche essere un uomo ruvido e capriccioso. Mi sento molto più a mio agio nella fluidità". E ancora oggi fa i conti, con questa fluidità, perché non ha negato che a volte ricade ancora in pensieri che poi riesce a scansare: "C'è ancora una parte di me che dice: Vorrei poter essere semplicemente etero. C'è ancora quel lato. È davvero complicato". Ma a prevalere è la lezione di amore e verità che ha imparato a sue spese, dopo anni di sofferenza da cui è rinata libera.