Camminare fa bene alla salute ma non basta per dimagrire
Praticare attività fisica con una certa regolarità fa bene alla salute, è il segreto per combattere la sedentarietà e per sentirsi meglio sia col corpo che con la mente. Concedersi delle lunghe camminate, ad esempio, è stato considerato a lungo il trucco perfetto per rimanere in linea ma ad oggi è stato scoperto che potrebbe non essere così efficace come si crede. A sostenerlo è stato uno studio condotto presso la Brigham Young University e pubblicato sul Journal of Obesity, secondo il quale chi vuole dimagrire dovrebbe puntare su un altro tipo di allenamento. In particolare, sono stati tenuti sotto controllo 120 studenti, a ognuno di loro è stato chiesto di fare tra i 10.000 e i 15.000 passi per 6 giorni a settimana e i risultati sono stati chiari: al termine del periodo preso in considerazione, in media tutti avevano riportato un aumento di peso di circa 1,5 chili.
“Non sempre l'esercizio è il modo più efficace per perdere peso. La camminata potrebbe essere vantaggiosa per aumentare la quantità di attività fisica svolta, ma il nostro studio ha dimostrato che da sola non aiuta a mantenere o prevenire l'aumento di peso", ha spiegato l'autore dello studio Bruce Bailey, professore di scienze motorie della Brigham Young University. Insomma, passeggiare sarebbe un toccasana per l'umore e per la salute del cuore ma, al fine di una drastica perdita di peso, non avrebbe alcun effetto evidente, a prescindere dalla durata dell'allenamento. A meno che il proprio obiettivo non sia semplicemente dire addio alla sedentarietà, si farebbe bene a puntare su qualche workout più strong e intenso.