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Calcoli renali: le cause, i sintomi e i cibi da evitare

I calcoli renali sono delle piccole aggregazioni di sali minerali che si formano nel tratto urinario e che si presentano come degli ammassi duri di cristalli. Provocano dolori ed infezioni che, se non curate, possono portare anche a gravi problemi ai reni. Ecco la dieta da seguire e i rimedi naturali per evitarli.
A cura di Valeria Paglionico
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I calcoli renali sono delle piccole aggregazioni di sali minerali che si formano nel tratto urinario e che si presentano come degli ammassi duri di cristalli, creati per precipitazione dei sali minerali contenuti nelle urine. Solitamente, l’urina contiene delle sostanze chimiche capaci di prevenire la formazione di questi ultimi, ma può capitare che gli inibitori non funzionino nel modo giusto. Quando i sali si aggregano tra loro danno vita prima ad un cristallo, cioè un micro-calcolo, e possono poi diventare sempre più grossi fino a raggiungere le dimensioni di una pallina da golf. I calcoli possono muoversi dalla sede di origine ed andare ad ostacolare il flusso di urina, causando dolore e infezioni urinarie che, se non curate, possono provocare anche danni irreversibili ai reni. Non devono essere confusi con i calcoli biliari, che sono dei sassolini che si sviluppano nella cistifellea perché la bile prodotta dal fegato si solidifica, provocando dolore nella parte destra dell'addome, sotto la spalla destra e mal di schiena

Le cause

I calcoli renali sono molto diffusi, colpiscono il 3% della popolazione, in particolare gli uomini tra i 20 e i 40 anni, e le cause possono essere svariate. Innanzitutto, insorgono con facilità quando si consumano pochi liquidi o quando si soffre di disidratazione poiché la cosa favorisce il ristagno delle urine e quindi la precipitazione dei sali. Può trattarsi inoltre di un disturbo ereditario, di un’infezione cronica alle vie urinarie o di ipertiroidismo, anche se il più delle volte l’insorgere dei calcoli può essere legato ad una dieta sregolata. L’alimentazione infatti può eliminare e favorire la formazione di un problema simile.

I sintomi

I sintomi dei calcoli renali non sempre si manifestano in maniera specifica poiché spesso il dolore arriva solo quando il cristallo si muove nelle vie urinarie, ostruendo il flusso dell’urina. Nel momento in cui succede, nascono le cosiddette coliche renali, cioè dei forti crampi dalla durata variabile dai 20 ai 60 minuti alla schiena, ai fianchi e all’inguine. Se il calcolo non riesce a essere espulso, i muscoli dell’uretere si contraggono, i dolori si fanno più intensi e può comparire del sangue nell’urina. Nei casi più gravi possono comparire anche febbre, brividi, nausea e vomito.

I cibi da evitare e la dieta da seguire

Per evitare che si formino dei calcoli renali, è importante tenere sotto controllo la propria alimentazione. Innanzitutto è necessario ridurre l’uso del sale, così da permettere ai reni di lavorare con più facilità. Coloro che ne soffrono dovranno addirittura eliminarlo dalla propria alimentazione, evitando anche quei cibi già pronti ricchi di cloruro di sodio, come minestre pronte, dado, salumi, alimenti impanati. E’ importante inoltre limitare al minimo il consumo di altri nutrienti come calcio, sodio, ossalato, potassio e proteine, contenuti in cibi come noccioline, caffè, barbabietole, fagioli, more, lamponi, fragole ribes, rabarbaro, uva, cioccolato, arance, birra, pepe e noci. Tuttavia, è necessario ricorrere sempre ad un consulto medico, visto che l’eliminazione di alimenti simili potrebbe portare ad altri problemi come osteoporosi e perdita di massa ossea. Anche una dieta ricca di zuccheri potrebbe portare alla formazione dei calcoli renali poiché queste sostanze interferiscono con il metabolismo del calcio, del magnesio e dei minerali che si trovano nel corpo. Da evitare sono dunque le bibite gassate, i succhi già pronti e i cibi poveri di calorie. L’ideale è aumentare l’assunzione di liquidi, in particolare di acqua, tisane e succhi naturali, così da impedire che i calcoli si formino di nuovo o che aumentino di dimensione. E’ inoltre consigliabile non assumere in quantità eccessiva le proteine di origine animali, contenute in manzo, pollo, maiale, pesce, ma anche in uova, latticini, formaggio e burro. In questo modo, si ridurrà nell’urina la quantità di sostanze di scarto.

Cure

Quando si presentano i calcoli renali, è bene rivolgersi immediatamente ad un medico, sia per placare il dolore, sia per poter seguire la cura ideale. In caso di coliche, vengono solitamente somministrati dei farmaci antispastici e analgesici per alleviare il dolore. Successivamente, si ricorrerà al metodo "colpo d'acqua", cioè si farà bere al paziente un litro d'acqua rapidamente, così da provocare una spinta urinaria che favorisca l’eliminazione del calcolo. Solo nel caso in cui quest'ultimo ha un diametro inferiore ai 4 millimetri, si avrà l'80% di possibilità di riuscita. Nel caso in cui il calcolo non viene espulso, si dovrà ricorrere a delle onde d'urto o ad una sonda magnetica, capaci di frantumare i cristalli, favorendo la loro fuoriuscita dalla vescica. Il trattamento chirurgico viene considerato la soluzione più aggressiva e viene evitato fin quando possibile.

Rimedi naturali

Le coliche renali provocano dei dolori incredibili, paragonabili solo a quelli del parto. Per alleviarli in modo naturale, bisogna immergendosi in una vasca colma d’acqua molto calda. Il calore crea infatti un effetto vasodilatatorio e favorisce il rilassamento della muscolatura. Per facilitare l'espulsione dei cristalli si può inoltre ricorrere ad alcune piante dall'azione diuretica come betulla, tarassaco, verga d'oro e gramigna. Nel caso in cui il calcolo si è ormai formato, non c'è molto da fare se non seguire una cura specifica. E' possibile però prendere una serie di precauzioni per evitare la sua ricomparsa, come ad esempio seguire una dieta sana.

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