Bridgerton: 5 cose che non sai sui costumi della serie più amata del momento
La serie tv Bridgerton è la serie dei record: Netflix ha dichiarato che il period drama firmato Shonda Rhimes ha totalizzato 63 milioni di visualizzazioni nel giro di un paio di settimane. Merito della scrittura brillante della showrunner di Grey's Anatomy, del cast inclusivo particolarmente apprezzato dai fan (avete sentito nominare un certo Duca di Hasting?) e della scenografia da sogno che ha saputo ricreare le atmosfere del periodo Regency in una chiave scintillante e lussuosa. Tutto l'opposto dei classici costumi alla Jane Austen, fatti di mussolina beige e linee semplici. Gli attori di Bridgerton indossano abiti da far girare la testa, realizzati a mano appositamente per lo show. Alla guida della sartoria c'era Ellen Mirojnick, la famosa costumista che ha vestito tra gli altri Angelina Jolie in Maleficent e Zendaya in The Greatest Showman. La costume designer ha spiegato che l'ispirazione è arrivata dai dipinti, ma anche dalle icone del cinema come Audrey Hepburn e dalle passerelle di Chanel e Dior. Nulla è stato lasciato al caso, nemmeno i bustini: ecco cinque segreti legati ai costumi dello show.
1. 7500 costumi in 8 episodi
Per la serie Bridgerton la costumista Ellen Mirojnick ha disegnato e cucito insieme al suo team 7500 costumi, tutti pezzi unici. Nulla è stato acquistato già pronto, nemmeno i gioielli o i copricapi: gli abiti infatti sono corredati da una grande varietà di accessori, dai guanti alle piume, come imponeva la moda dell'epoca. Uno sforzo imponente che ha richiesto alla sartoria ben cinque mesi di lavoro. I costumisti si sono presi diverse libertà storiche, pur rispettando le caratteristiche fondamentali della moda del tempo. Lo scopo era creare un period drama mai visto prima, come ha spiegato la stessa Mirojnick nei dietro le quinte di Netflix: "Abbiamo voluto rispettare la silhouette tipica degli abiti del 1813, ma abbiamo li resi più sontuosi, con una palette di colori contemporanea". La sola Daphne, la protagonista della serie, ha cambiato 104 abiti in otto episodi: praticamente uno diverso in ogni scena.
2. I costumi di Daphne si ispirano a Audrey Hepburn
Il lavoro dei costumisti è partito dalle stampe dell'epoca, ma con lo sguardo sempre rivolto all'alta moda. Per gli abiti della protagonista Daphne (interpretata dall'attrice Phoebe Dynevor) la designer Mirojnick ha scelto un modello d'eccezione: l'attrice Audrey Hepburn nel film "Guerra e Pace" del 1956, dove interpreta Nataša. I costumi della Hepburn, disegnati da Maria De Matteis, ottennero perfino una nomination all'Oscar. Sebbene fisicamente diverse, le due attrici condividono un fisico esile e un volto dai lineamenti delicati: occhi grandi, pelle diafana e un'innata grazia. Ma le citazioni non finiscono qui: per il personaggio di Portia Featherington, eccentrica matrona con tre figlie da maritare, si ispira a grandi attrici come Elizabeth Taylor e Joan Collins. Il look sofisticato del Duca di Hastings, fatto di velluti e broccati, è invece ispirato all'eroe romantico per eccellenza: Lord Byron.
3. I corsetti sono griffati
Nulla è stato lasciato al caso, nemmeno ciò che non si vede: anche la biancheria intima è stata accuratamente disegnata per rispecchiare lo stile tipico del periodo Regency. I corsetti, ad esempio, sono stati creati da Mister Pearl, il misterioso corsetier che ha ridato nuova vita a un indumento ormai dimenticato, il bustino, facendolo sfilare sulle passerelle di Jean-Paul Gaultier, Thierry Mugler e Alexander McQueen. Se il suo volto è pressoché sconosciuto, i suoi lavori sono famosissimi come l'abito trasparente che indossava Kim Kardashian al Met Gala del 2019. Con la serie tv Bridgerton Mr Pearl torna alle origini: ha esordito infatti come costumista della Royal Opera House.
4. I colori hanno un codice
I colori hanno un loro codice e una loro simbologia: le tinte scelte per gli abiti infatti non sono mai casuali, ma mandano messaggi precisi. La famiglia Bridgerton, ad esempio, indossa abiti colori pastello, nelle sfumature dell'azzurro e del lilla, simbolo di nobiltà d'animo, di gentilezza e aspirazioni romantiche. Al contrario per la famiglia Featherington i costumisti hanno scelto una palette di tinte vivaci, dall'arancio al verde prato, per sottolineare l'ambizione e l'ostentazione dello status sociale. Un contrasto cromatico che sottolinea la differenza tra i due ambienti. L'attrice Nicola Coughlan, che nella serie interpreta Penelope Featherington, in un'intervista a Who Wear What riassume così la contrapposizione: "Penso ai Bridgerton come a Chanel e ai Featherington come a Versace".
5. Le citazioni di Dior e Chanel
Quel che rende i costumi di Bridgerton così straordinari è il mix di elementi di epoche diverse, dove la storia del costume incontra l'alta moda. Nella moodboard della costumista Ellen Mirojnick si affiancavano dipinti d'epoca e foto tratte da sfilate d'alta moda. "Guardo tutto ciò che esiste, incluso il presente" ha dichiarato in un'intervista al sito Popsugar. Due in particolare le maison che l'hanno ispirata: la collezione Primavera/Estate 2017 di Chanel e l'uso degli strati di organza sovrapposti che fa la stilista Maria Grazia Chiuri nei suoi abiti Dior. Una tecnica ripresa in molti dei costumi della serie.