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“Basta spose bambine”: il premio Nobel Malala festeggia i 19 anni tra i rifugiati

Il Premio Nobel per la Pace, la pakistana Malala Yousafzai, ha passato il giorno del suo diciannovesimo compleanno a Daadab, in Kenya, nel più grande campo profughi del mondo. Verrà chiuso entro la fine dell’anno, costringendo molte ragazze a rinunciare all’istruzione.
A cura di Valeria Paglionico
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Il Premio Nobel per la Pace, la pakistana Malala Yousafzai, ha passato il giorno del suo diciannovesimo compleanno a Daadab, in Kenya, nel più grande campo profughi del mondo, che verrà chiuso entro la fine dell'anno.

Il suo obiettivo è portare l'attenzione su un problema spesso sottovalutato come quello dei rifugiati e delle ragazze che, dovendo tornare in Somalia, dove non ci sono abbastanza scuole, non potranno avere più un'istruzione e un futuro. La ragazza ha infatti dichiarato:

Ho voluto festeggiare il mio compleanno qui e ho deciso di far sentire la voce delle mie sorelle del campo di Daadab perché il campo sarà chiuso e queste ragazze hanno bisogno di istruzione e non è previsto nulla per loro. Si tratta di una causa molto importante per me, voglio assicurarmi che queste ragazze non restino senza istruzione e voglio che si sentano ascoltate.

Si tratta di ragazze coraggiose e fiduciose proprio come lei ma, visto che non avranno più la possibilità di studiare, finiranno per sposarsi da giovanissime. Sono oltre 300.000 i profughi del campo che dovranno rientrare presto nella vicina Somalia, un paese ancora troppo travagliato per assicurare una vita tranquilla a quelle ragazze. La sua speranza è che a tutti i rifugiati venga data la possibilità di scegliere volontariamente se abbandonare il campo o meno. Le parole di Malala hanno dato forza a tutte le giovani presenti. Anche se ha solo 19 anni, è già attivista e premio Nobel, è un esempio di determinazione e coraggio che è riuscita a spiegare con semplicità per quale motivo l'istruzione è tanto importante.

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