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Barbie, 5 cose che (forse) non sapevi sulla bambola che compie 61 anni

Ancora oggi è la bambola preferita dalle bambine di tutto il mondo e 61 anni dopo Barbie non ha perso il suo fascino. Nata nel 1959 grazie all’idea di Ruth Handler, Barbie da subito ha seguito i tempi e le mode del momento, battendosi in nome dell’emancipazione femminile. In occasione del suo compleanno ecco 5 curiosità su di lei e sul suo mondo.
A cura di Beatrice Barbato
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L’aria da eterna ragazzina non l’ha mai persa, neppure ora che di anni ne ha 61. Barbie, l’iconica bambola famosa in tutto il mondo, è proprio il 9 marzo che festeggia il suo debutto nell’industria dei giocattoli. Era il 1959, alla Toy Fair di New York, quando Ruth Handler, il cui marito era cofondatore della Mattel, creò una bambola alla moda e con un ricco guardaroba ispirata alla figlia Barbara (il cui diminutivo era proprio Barbie). Ancora oggi, a distanza di oltre sei decenni, non ha perso il suo fascino e continua ad essere amata dalle bambini di tutto il mondo e anche dalle loro mamme. Ecco allora 5 curiosità su Barbie e sul suo mondo che non tutti conoscono.

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Le prime versioni di Barbie

La prima Barbie, alta 29,5 cm, aveva sopracciglia accurate – prima dipinte poi a stencil – labbra e unghie color rosso acceso, occhi scuri dipinti a mano e con eye-liner ben marcato, frangetta riccia e l’immancabile coda di cavallo che ha caratterizzano tutta la prima generazione. Nei primi due anni di produzione ne sono state create ben cinque versioni diverse, note come Ponytail: la Easter Parade, bionda, con abito “apple print” e trench nero: la Resort set castana, con pantaloncini bianchi, maglia a righe e trench rosso; la Barbie-Q, la prima versione della bambola dotati di accessori, aveva grembiule e cappello da cuoco, con tanto di prisma e piccoli utensili; più elegante era la Enchanted evening, con abito da sera lungo rosa cipria, stola di pelliccia e parure di perle. E infine la numero cinque, definita la bambola ideale, con un corpo più leggero perché vuoto, i capelli in vari colori, tra cui il rosso Tiziano, e i capelli non più realizzati in soffice saran, ma con una fibra sintetica più dura e resistente.

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Quanto può valere una Barbie da collezione

Barbie era inizialmente vendita al prezzo di 3 dollari. Oggi un esemplare originale del 1959 può essere battuto all’asta anche per oltre 27mila dollari, come è accaduto nel 2006 durante una vendita alla Sandi Holder’s Attic. La bambola più costosa mai realizzata è, però, la versione realizzata per la Breast Cancer Research Foundation, in collaborazione con Stefano Canturi, designer australiano di gioielli, a favore della lotta contro il cancro al seno e venduta per 302.500 dollari nel 2010.

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Barbie e l'emancipazione femminile

Barbie nel corso degli anni ha sempre cercato di appoggiare l’emancipazione femminile. Nel 1965 viaggia nello spazio, ben quattro anni prima che l’uomo camminasse sulla luna, ma è nel 1985 l’anno in cui per la prima volta dà voce alle pari opportunità diventando direttrice d’azienda. Nel 1992 si candida per la prima volta alla presidenza e dal 2011 inizia a impersonare altre professioni in cui le donne hanno sempre rappresentato l’eccezione, dalla programmatrice informatica all’architetto, passando per l’imprenditrice e la regista.

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Ken e le prime versioni del compagno di avventure di Barbie

Di un anno più giovane di Barbie, Ken fa il suo debutto nel 1961, per rispondere alla richiesta di migliaia di bambine che volevano un personaggio maschile che accompagnasse la loro bambola nelle sue avventure. Tra le prime versioni messe in commercio, vi era quella di Ken con indosso pantaloncini da mare in rosso, sandali in sughero e un telo da mare giallo. Inizialmente le nuove bambole al maschile presentavano capelli a spazzola lanosi, in biondo o in nero, che cadevano facilmente quando entravano in contato con l’acqua. L’anno successivo la Mattel decise, allora, di produrre una nuova edizione con capelli modellati nel vinile e dipinti.

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I numeri del mondo di Barbie

Per creare una sola versione di Barbie, con vestiti in dotazione, occorre uno staff molto numeroso composto da oltre 100 persone, tra stilisti esperti, sarti di alta moda e make-up artist. Da qualche anno Barbie è presente anche sui social con oltre 14 milioni di fan su Facebook, 268mila su twitter e 1,6 milioni su Instagram. Ad oggi continua a essere la fashion doll più famosa che sia mai stata prodotta e nel 2014 il suo fatturato lordo globale ammontava a 1,01 miliardi di dollari. Niente male per Barbara Millicent Roberts, nata inizialmente per realizzare il sogno di una piccola bambina americana e poi diventata in poco tempo il gioco preferito in tutto il mondo.

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