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Assumere fluoro in gravidanza potrebbe far male al bambino: diminuirebbe il quoziente intellettivo

Abbiamo sempre pensato che assumere il fluoro in gravidanza portasse innumerevoli benefici al feto ma un recente studio ha messo in dubbio questa convinzione. Secondo i dati raccolti da un gruppo di ricercatori canadesi, questa sostanza potrebbe essere dannosa per il QI del bambino.
A cura di Valeria Paglionico
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Il fluoro è una sostanza fondamentale per la salute dei denti, visto che crea un "guscio protettivo" che li protegge dagli attacchi delle carie. Solitamente alle donne in gravidanza viene consigliato di assumerlo attraverso l'alimentazione per favorire la crescita del feto ma di recente uno studio ha messo in dubbio le comuni convinzioni mediche. Secondo quanto scoperto, questa sostanza potrebbe influenzare negativamente il quoziente intellettivo del piccolo, anche se per il momento non si vogliono creare inutili allarmismi. Le future mamme, dunque, possono stare tranquille, i risultati della ricerca dovranno essere sottoposti a ulteriori controlli.

I presunti effetti collaterali del fluoro in gravidanza

Secondo una ricerca condotta presso la York University di Toronto e pubblicata sulla rivista medica Jama Pediatrics, assumere fluoro in gravidanza potrebbe non essere così tanto benefico come si è sempre pensato. Nonostante le linee guida sanitarie affermino esattamente il contrario, ora è emerso che questa sostanza potrebbe avere degli effetti negativi sulla salute del piccolo che si portano in grembo, soprattutto sul suo quoziente intellettivo. In particolare, sono state tenute sotto controllo 512 donne incinta di sei città canadesi e, dopo aver analizzato l’esposizione al fluoruro del feto nell’utero, è emerso i figli di quelle che avevano assunto quantità maggiori di fluoro avevano un QI più basso rispetto agli altri. "Abbiamo notato un’associazione tra esposizione prenatale al fluoro e punteggi QI più bassi ma è ancora tutto da vedere”, ha dichiarato l’autore dello studio Rivky Green. Prima che si scatenino inutili preoccupazioni, è importante sottolineare che i ricercatori continuano ad analizzare la questione, visto che i dati raccolti devono essere sottoposti a ulteriori controlli.

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