Archie e Lilibet potrebbero non diventare mai principi: è a causa del nonno Carlo

Il principe Harry e Meghan Markle si sono trasferiti stabilmente in America da quasi 2 anni, hanno scelto di rinunciare a titoli e privilegi reali per rivendicare la loro libertà. Nonostante l'addio ai Windsor sia stato drastico e accompagnato da innumerevoli polemiche, c'è un dettaglio che solo in pochi conoscono: secondo le regole di corte, la decisione dei Sussex non deve avere ripercussioni sulla vita dei figli. Cosa significa? Che Archie e Lilibet hanno avuto il diritto di entrare nella linea di successione al trono. Il futuro re Carlo, però, ha intenzione di cambiare le carte in tavola e, stando alle indiscrezioni, non avrebbe alcuna intenzione di farli diventare principi.

Il nipote di un re diventa principe di diritto

Le regole del protocollo reale vengono tramandate da centinaia di anni ed, essendo pensate ad hoc per tenere insieme i Windsor, quasi nessun sovrano le ha stravolte in modo drastico. Il principe Carlo, però, probabilmente agirà in maniera differente e il tutto andrà a discapito dei due figli di Harry e Meghan. Secondo le consuetudini attuali, il nipote di un re ottiene sempre di diritto il titolo di principe, a prescindere dalla sua posizione nella linea di successione al trono e dalle scelte dei genitori. Il figlio della regina, però, vuole snellire la monarchia, tagliando i "rami secchi" e riducendo sia le spese che il numero di reali senior.

Il principe Carlo vuole snellire la monarchia

Cosa significa tutto questo? Che probabilmente Archie e Lilibet (che otterranno il titolo solo quando il nonno Carlo sarà re) non diventeranno principi. La cosa avrebbe fatto precipitare i rapporti tra i Sussex e Carlo, dando così una spiegazione più che plausibile agli screzi e alle pesanti accuse che Harry e Meghan hanno rivolto ai Royals negli ultimi tempi. Al di là dei tagli alle spese reali, il progetto di Carlo sarebbe rivolto ai Windsor che vogliono rimanere lontani dai riflettori: così facendo, gli darebbe la possibilità di vivere una vita "normale" senza aver bisogno di contratti e formalità varie per rendere ufficiale la decisione.