Antonella Folgori: una donna alla guida dell’azienda che lavora al vaccino italiano
La vaccinazione sarà un tassello importante nella lotta alla pandemia. Il Covid-19 ancora imperversa in tutto il mondo. Il virus non accenna ad arrestare la sua violenza e il numero di contagi non permette di tirare sospiri di sollievo. Il ritorno alla normalità appare lontano: i Paesi stanno ancora mettendo in atto politiche di distanziamento sociale e contenimento dei contagi. Ma il fatto che la tanto attesa fase di vaccinazione sia entrata nel vivo è una notizia che fa ben sperare in una risoluzione un po' più vicina. Per mesi scienziati e ricercatori si sono dati da fare per mettere a punto i vaccini anti Covid-19: BioNTech, il gruppo di Oxford (che include Sarah Gilbert), Pfizer, Novavax, ReiThera. Quest'ultima è l'azienda che punta a mettere in commercio il vaccino tutto italiano. Il suo AD e amministratore delegato è Antonella Folgori.
L'impegno di Antonella Folgori per la scienza
Laureata in Biologia presso La Sapienza di Roma nel 1991, Antonella Folgori nel 1994 ha ottenuto il PhD in Biologia Cellulare e Molecolare presso lo stesso ateneo. La sua formazione e la sua ricerca si sono inizialmente concentrate sulle malattie infettive croniche (epatite B e C), poi sul campo dell'immunologia cellulare e infine sui vaccini. All'attività di scienziata ha affiancato nel 2005 quella di imprenditrice: ha fondato insieme a Riccardo Cortese e Alfredo Nicosia la biotech Okairos, specializzata nello sviluppo di vaccini contro importanti malattie infettive. L'azienda è stata nel 2013 acquisita da GSK e ha cambiato nome in ReiThera, con Folgori al timone. In una conferenza stampa tenuta a inizio gennaio presso INMI Spallanzani, l'Ad ha con orgoglio illustrato i passi da gigante compiuti nella sperimentazione del vaccino italiano su cui il team è al lavoro. Ha spiegato che è sicuro e genera un'efficace risposta immunitaria.
Le donne impegnate nella messa a punto dei vaccini
Ci sono diverse donne nelle squadre che hanno lavorato e ancora continuano a lavorare sui vaccini anti Covid. C'è Sarah Gilbert per esempio, direttrice del gruppo di Oxford. Sul fronte BioNTech, da cui abbiamo ricevuto le prime dosi, c'è invece Katalin Karikò: la vicedirettrice dell'azienda tedesca è considerata una potenziale candidata al premio Nobel. Presso la multinazionale Pfizer lavora invece Kathrin Jansen, inserita dalla rivista Nature tra i dieci scienziati del 2020 e già madre del vaccino contro il papillomavirus. È al lavoro anche l'americana Novavax dove c'è Nita Patel, che dopo essersi dedicata alla cura della tubercolosi è ora direttrice dello sviluppo del vaccino anti Covid.