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Ansia, temari e cartucciere: quando all’esame di maturità non esisteva lo smartphone

Gli esami di maturità sono cominciati e sono moltissimi i ragazzi alle prese con le prove che chiuderanno la loro esperienza scolastica. Nel corso degli anni, però, è cambiato in modo radicale il modo in cui si affronta questa sfida importante della propria vita. Il motivo? Gli smartphone e le nuove tecnologie hanno modificato le abitudini dei teenager.
A cura di Valeria Paglionico
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Gli esami di maturità sono cominciati e sono moltissimi gli studenti alle prese con le prove che concluderanno la loro esperienza alle scuole superiori. C'è chi ha passato gli ultimi giorni a studiare in modo matto e disperato e chi ha preferito rilassarsi per arrivare senza ansia in aula, l'unica cosa certa è che ormai quel che fatto è fatto, a questo punto sarà necessario solo farsi coraggio e affrontare con determinazione questa dura sfida. La temuta maturità segna la fine dell'adolescenza ma nel corso degli anni si è trasformato in modo radicale il modo in cui i ragazzi la vivono. Il motivo? Oggi la quotidianità degli adolescenti è stata "invasa" dagli smartphone e dalle nuove tecnologie, cosa che li ha costretti a dire addio ad alcune emozioni ed esperienze uniche che ad oggi appaiono un po' vintage.

Maturità: come veniva affrontata prima dello smartphone?

Gli esami di maturità sono un momento importante nella vita di ognuno di noi, visto che concludono gli studi scolastici, mettendo fine all'adolescenza. Da quel momento in poi un ragazzo entrerà nel mondo adulto e, che cominci a lavorare o che si iscriva all'università, di sicuro darà una svolta drastica alla sua esistenza. Non è un caso che quegli ultimi momenti di tensione passati tra i banchi di scuola tra compiti di italiano e prove orali siano ancora vividi nella mente di tutti noi, anche a decenni di distanza. Quelli che hanno affrontato la maturità prima dell'avvento dello smartphone e delle altre tecnologie, però, sanno bene che oggi le cose sono cambiate e che i cosiddetti Millenials non proveranno mai le loro stesse emozioni. I nati negli anni 2000 non sapranno mai cosa significa tenere occupato per ore il telefono di casa per ripetere in compagnia dell'amico, preparare accuratamente delle cartucciere da portare nelle tasche dei pantaloni, andare alla ricerca dei "temari" migliori per giorni e giorni tra le librerie della città, scrivere tutto quello che proprio non si riesce a ricordare su mani, vocabolari, su foglietti bianchi da nascondere nell'astuccio. Coloro che sono nati tra gli anni '80 e '90 vivevano la fatidica notte prima degli esami con ansia, senza aperitivi, selfie, Stories e gruppi WhatsApp con cui stemperare la tensione. Anche se ad oggi tutto ciò potrebbe apparire un po' vintage, la verità è che non si può fare a meno di ripensare con nostalgia e rimpianto alla semplicità e all'ingenuità con cui si affrontava un'esperienza tanto importante.

L'esame di maturità oggi

Con il passare degli anni anche un'esperienza "tradizionale" come l'esame di maturità cambia in modo radicale e il motivo è molto semplice: negli ultimi tempi gli smartphone e le nuove tecnologie hanno letteralmente invaso la vita degli adolescenti. Le prove da affrontare al termine delle scuole superiori sono diventate social, non di rado i teenager si ritrovano a condividere le loro emozioni in tempo reale sui loro profili Instagram tra selfie, Stories e post in cui esprimono le loro ansie, trovando anche il sostegno degli amici "virtuali". Come se non bastasse, possono sapere se hanno risposto in modo giusto o sbagliato semplicemente consultando Google, oppure ancora impiegano pochi minuti a organizzare un aperitivo "improvvisato" con i compagni di scuola per fare gli ultimi ripassi, cosa che prima era praticamente impossibile, visto che si sarebbe dovuto fare un giro di telefonate a casa. Le cose sono cambiate in modo drastico anche per i genitori, un tempo costretti ad attendere il ritorno a casa del figlio per sapere come fosse andata, oggi invece informati subito attraverso una telefonata o un messaggio vocale. Insomma, è proprio vero che i tempi cambiano e a dimostrarlo sono anche gli esami di maturità. Quello che ci si chiede è: anche i Millenials ricorderanno con dolcezza questa esperienza della loro vita come succede ancora alle generazioni che li hanno preceduti?

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