Anoressia: eccesso di grasso nel midollo osseo, rischio osteoporosi
Torna a colpire il problema dell’anoressia. È un’invasione latente della mente umana che circola tra le ragazze e i ragazzi, tra i giovanissimi e i meno giovani. È come fare un patto con il diavolo, un accordo tacito affinché il corpo, piano piano, si consumi per la soddisfazione del singolo. L’accettazione nella società è uno dei tanti motivi perché si inneschi questo meccanismo. I modelli televisivi sono sempre più stringati, “ridotti all’osso” e, a vederli da vicino, lo sono maggiormente se si riflette sul fatto che le proporzioni dello schermo televisivo tendono ad ingrassare la visione.
Ma la magrezza non aiuta lo sviluppo del corpo. Dato certo è che favorisce l’osteoporosi, mentre il grasso avrebbe aiutato la salute dello scheletro. Questa ricerca dell’Università di Bristol, diretta dal professor Tobias, va a collimare con quella effettuata dal Children Hospital di Boston e diretta dalla dottoressa Catherine Gordon. Quaranta le ragazze di 16 anni sottoposte al test. Metà soffriva d’anoressia, l’altra metà no. Effettuando una risonanza magnetica a ginocchio, femore e tibia e le relative analisi, è stato dimostrato che il midollo osseo delle ragazze affette da questa patologia era composto per la maggior parte di tessuto adiposo (midollo giallo), mentre scarseggiava il midollo rosso, indicatore di salute.
Sottolinea la dottoressa Gordon « La formazione ossea è molto bassa nelle ragazze con anoressia, e questo è un problema particolare, perché sono adolescenti in crescita che dovrebbero formare al massimo le loro ossa. A causa delle alterazioni ormonali indotte dalla malnutrizione il midollo rosso smette di produrre le cellule necessarie per formare le ossa. Invece le cellule staminali vengono spinte verso la formazione di grasso».
Roberta Santoro