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Addio fotoritocco sui social, la proposta di legge: “I filtri creano un’aspirazione irrealistica”

Si chiama “Digitally Altered Body Images Bill” ed è la proposta di legge del parlamentare britannico Luke Evans che punta a ridurre l’uso del fotoritocco sui social. Il motivo? Filtri e Photoshop favoriscono la diffusione di uno stereotipo di bellezza irreale e irraggiungibile.
A cura di Valeria Paglionico
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Siete stanchi di aprire i social e di ritrovarvi di fronte foto così perfette da farvi sentire in difficoltà? Per voi arrivano delle buone notizie: potrebbe essere arrivata la fine dell'epoca del fotoritocco. Il parlamentare britannico Luke Evans ha infatti presentato il progetto di legge noto come “Digitally Altered Body Images Bill”, che vuole dare il via a una vera e propria battaglia contro la realtà deformata trasmessa attraverso Instagram, Facebook e tutte le altre piattaforme social. L'idea è nata dall'osservazione di dati a dir poco agghiaccianti: secondo le stime, in Inghilterra 1,25 milioni di persone convivono con dei disturbi alimentari come anoressia e bulimia e il più delle volte questi ultimi sono causati dal fatto che si tenta di adeguarsi a stereotipi di bellezza irraggiungibili nella realtà.

Digitally Altered Body Images Bill, la proposta di legge di Luke Evans

Le più giovani, in particolare, si lasciano condizionare facilmente, sentendosi quasi costrette a inseguire quell'idea di perfezione che viene propinata sui social. L'unico piccolo "inconveniente" è che il più delle volte quegli scatti privi di imperfezioni non rispecchiano la verità, sono solo il risultato di un abile uso di Photoshop. Evans ha chiarito la questione affermando: “I filtri stanno creando un'aspirazione irrealistica e irrealizzabile. Con un clic del mouse puoi avere bicipiti più grandi, con il semplice tocco di un pollice puoi avere una vita più sottile”. Insomma, basta essere esperti di fotoritocco per dire addio ai dettagli fisici che non convincono, dalla grandezza del naso alla pelle a buccia d'arancia, fino ad arrivare addirittura alla lunghezza delle gambe.

La legge propone di aggiungere un logo alle foto ritoccate

Quali sono le richieste fatte con la "Digitally Altered Body Images Bill"? Se la legge venisse approvata, gli inserzionisti, gli editori e gli influencer sarebbero costretti ad aggiungere un logo o un hashtag con cui si indica che le immagini sono state ritoccate. Per rafforzare la sua proposta, Luke Evans ha citato anche le storie di Spencer Matthews e Lauren Goodger, due star inglesi che hanno pubblicamente parlato dell'ansia provata nel momento in cui hanno pubblicato foto in cui mostravano il corpo. Il disegno di legge ora andrà presentato alla Camera dei Comuni per una seconda lettura, la data "X" è il 16 ottobre: di certo sarebbe un provvedimento che cambierebbe in modo drastico gli stereotipi comunemente accettati.

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