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Addio alle modelle in bikini: una città norvegese vieta i manifesti con ragazze seminude

Il consiglio comunale di Trondheim, una città norvegese, ha vietato l’affissione di manifesti pubblicitari che mostrano modelle in bikini e lingerie. Trasmettono un’idea irreale e negativa di corpo.
A cura di Valeria Paglionico
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Con l’estate alle porte, capita spesso di vedere in giro per la città dei cartelloni che ritraggono delle modelle seminude che sponsorizzano dei bikini sexy. A Trondheim, una città norvegese, il consiglio comunale si è ribellato ed ha deciso che le immagini ragazzi e ragazzi in lingerie o in costume da bagno non potranno essere più tollerate nelle strade.

Il motivo è molto semplice: quegli scatti, spesso modificati e photoshoppati, sono falsi e trasmettono un messaggio di corpo negativo. Ad essere messa sotto accusa non è dunque la nudità ma piuttosto i modelli di bellezza sbagliati che vengono trasmessi attraverso i cartelloni pubblicitari. Le modelle sono troppo belle e perfette, mentre i maschietti sono troppo muscolosi e depilati, cosa che capita molto raramente nella realtà. La speranza dei cittadini di Trondheim è che presto anche altri paesi europei seguano lo stesso esempio, così da far sì che le ragazzine non siano più ossessionate dalla bellezza e dalla perfetta forma fisica. Per il momento, non è però ancora chiaro in che modo verrà applicato il provvedimento.

Anche se verranno rimossi i manifesti dalle strade della città, le foto “incriminate” continueranno ad essere utilizzate sui social e sui cataloghi ed è praticamente impossibile applicare questa direttiva censoria in maniera totale. I brand di lingerie e costumi, naturalmente, non sono d’accordo con il provvedimento ed affermano che è un diritto dei clienti poter vedere i prodotti venduti nelle pubblicità, cosa che gli evita di perdere tempo girando di negozio in negozio.

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