Abiti fatti di preservativi, la provocazione della stilista per combatter l’HIV

 
Felicite Luwungu è una donna di 40 anni, viene da Kinshasa, nel Congo, e nella vita fa la stilista. Gli abiti da lei realizzati, però, sono decisamente fuori dal comune, visto che non vengono creati con le classiche stoffe come il raso, la seta o il pizzo. La designer si serve dei preservativi comunemente venduti in supermercati e farmacie per dare vita a vestiti da sera, top e gilet da donna.

Gli abiti realizzati con i preservativi

Felicite è la stilista congolese che crea abiti da cucire a partire da dei semplici condom. L'idea le è venuta nel 2015 dopo che ha visto morire avanti ai suoi occhi alcune persone care a causa del virus dell'Hiv. Da quel momento in poi ha deciso di utilizzare la moda in modo "alternativo" per dare il suo contributo alla lotta contro l'Aids. Ha dunque dato vita a intere collezioni di vestiti utilizzando esclusivamente dei preservativi e la cosa incredibile è che i risultati sono stati davvero impressionanti, tanto che sono moltissimi quelli che la seguono sui social. Quando le sue creazioni sfilano in passerella, nessuno direbbe che sono in lattice al 100%. "Quando ho mostrato per la prima volta gli abiti a mio padre, è rimasto sorpreso, poi mi ha incoraggiato a continuare. Oggi non può fare a meno di scattargli delle foto", ha spiegato la stilista. Il suo obiettivo? Sensibilizzare il popolo del suo paese, soprattutto i più giovani, sull'importanza del preservativo. Vuole infatti far capire a tutti che è fondamentale fare sesso protetto per prevenire malattie veneree, infezioni e AIDS, una malattia che ha ucciso diversi suoi amici e parenti. In futuro, Felicite ha intenzione di organizzare una sfilata nella capitale della Repubblica Democratica del Congo, così da far conoscere a tutti il suo lavoro.