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2.500 donne si tuffano nude nel mare gelido: così sostengono la ricerca contro il cancro

Si chiama “Skinny Dip” ed è l’iniziativa sostenuta da 2.500 donne provenienti da 23 paesi diversi che si sono tuffate completamente nude nel mare gelido di Maghermore, una cittadina a sud di Dublino. Così facendo non solo sono entrate nel Guinness World Record, hanno anche sostenuto la ricerca contro il cancro.
A cura di Valeria Paglionico
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Lo scorso fine settimana un gruppo di donne ha deciso di "invadere" la costa di Maghermore, una cittadina a sud di Dublino, per dare vita a un flash mob davvero originale e "hot". Si sono infatti spogliate, rimanendo completamente nude, per tuffarsi nelle acque gelide e, così facendo, hanno voluto sostenere una buona causa, ovvero la lotta contro il cancro. Ecco per quale motivo hanno dato vita a un'iniziativa tanto singolare e a chi verranno devoluti i fondi raccolti.

"Skinny Dip": il tuffo nudista più numeroso di tutti i tempi

Si chiama "Skinny Dip" ed è l'iniziativa sostenuta da 2.500 donne provenienti da 23 paesi diversi che si sono tuffate completamente nude nel mare gelido di Maghermore, una cittadina a sud di Dublino, dando vita a un flash mob entrato nel Guinness World Record. Il motivo? E' stato il tuffo nudista più numeroso di tutti i tempi. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, non si è trattato di puro esibizionismo, lo "Skinny Dip" intendeva sostenere le donne che combattono o che hanno sconfitto il cancro, finanziando anche la ricerca contro la malattia. Sono stati raccolti infatti  più di 150.000 euro e sono stati donati tutti alla “Aoibheann's Pink Tie”, un'associazione fondata da Jimmy Norman nel 2010 in onore della figlia di 8 anni morta di tumore, che si occupa proprio dei bambini che soffrono di una malattia tanto terribile. "Abbiamo riempito la spiaggia. Metà delle donne che hanno partecipato hanno avuto il cancro oppure vivono a fianco di qualcuno affetto dalla malattia. Ognuna di loro ha una storia da raccontare. È stata un'esperienza incredibile", ha spiegato Dee Featherstone, organizzatrice dell'evento. Togliersi i vestiti è stato un gesto dal significato simbolico, le donne che si sono tuffate hanno affrontare le loro paure con coraggio e con grande speranza verso il futuro, non avendo timore di mettere in mostra il loro corpo, spesso modificato dal cancro. La speranza è che prima o poi si riesca a trovare una cura con cui si possa dire addio alla malattia, senza dover più ricorrere a degli interventi invasivi.

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