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Vitamina D3: a cosa serve, dove si trova e conseguenze di carenza o eccesso

La vitamina D3 è importante per il nostro organismo, soprattutto per la salute di ossa, muscoli e sistema nervoso. Scopriamo dove si trova, gli alimenti che ne sono più ricchi e i rischi di una sua carenza o eccesso.
A cura di Redazione Donna
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La vitamina D3 o colecalciferolo è la più importante delle 5 forme di vitamina D , un insieme di vitamine liposolubili molto importanti per la nostra salute. In particolare la vitamina D3, che si produce principalmente grazie alla luce del sole, svolge molte funzioni fondamentali per il nostro organismo: regola il metabolismo osseo, rinforzando anche le ossa, aiuta a prevenire le malattie autoimmuni, regola le funzioni neuromuscolari e combatte i sintomi della depressione. Scopriamo allora dove si trova la vitamina D3, la dose giornaliera raccomandata ma anche gli effetti collaterali in caso carenza o di sovradosaggio.

A cosa serve la vitamina D3

La vitamina D3 è fondamentale per il rafforzamento delle ossa favorendone anche la mineralizzazione e la crescita. Aiuta inoltre l'assorbimento di fosforo e calcio nell'intestino oltre al riassorbimento di calcio nei reni. Se assumiamo una giusta dose di vitamina D3, quindi, possiamo preservare la salute delle nostre ossa prevenendo le fratture. Inoltre, la vitamina D3, ostacola la comparsa di disordini autoimmuni (tra cui artrite reumatoide, Lupus e diabete di tipo 1) e del sistema nervoso, aiutando anche a combattere i sintomi della depressione.

In quali alimenti si trova la vitamina D3

La vitamina D3 si trova principalmente in alcuni cibi: la fonte più importante è l'olio di fegato di merluzzo, ma si trova anche nel pesce: sgombro, salmone, tonno, trota, aringhe, ma anche frutti di mare. Altra importante fonte di questa vitamina è il latte ma anche i prodotti a base di soia, i cereali integrali, il riso. Tra gli alimenti di origine vegetale i funghi sono ricchi di vitamina D ma anche la frutta non è da trascurare, soprattutto l'arancia.

Fabbisogno giornaliero

Il fabbisogno giornaliero di vitamina D3 varia in base all'età:

  • 10 microgrammi: i neonati dai 6 agli 11 mesi di età, gli adulti e gli anziani fino ai 70 anni,
  • 15 microgrammi: le donne in gravidanza e allattamento, i bambini a partire dal primo anni di età, gli adolescenti e gli anziani oltre i 70 anni.

Per soddisfare circa l'80% del fabbisogno giornaliero di vitamina D3 basterebbe esporsi al sole per almeno 15 minuti. L'altro 20% invece può essere soddisfatto attraverso la giusta alimentazione.

Rischi in caso di carenza o sovradosaggio di vitamina D3

I valori normali di vitamina D3 nel sangue sono 30-100 ng/ml. Sotto questi valori possiamo parlare di carenza mentre se si superano si verifica un sovradosaggio.

La carenza di vitamina D può essere diagnosticata quindi attraverso esami del sangue che devono essere ripetuti in maniera periodica sia nei bambini che negli adulti, così da sopperire, nel caso di eventuale carenza, attraverso la giusta alimentazione, l'esposizione al sole e integratori alimentari specifici prescritti dal medico. La carenza di vitamina D3, in particolare, può portare a conseguenze come il rachitismo nei bambini o l'osteomalacia negli adulti e negli anziani, con un indebolimento della struttura ossea che predispone a fratture e deformazione delle ossa.

Cosa succede invece in caso di sovradosaggio di vitamina D3? Un eccesso di vitamina D3 può essere tossico per il nostro organismo in quanto questa vitamina è liposolubile e quindi non viene espletata attraverso le urine, accumulandosi nel nostro corpo. Le conseguenze di un sovradosaggio possono essere: nausea, diarrea, minzione frequente, calcoli renali, calcificazione, sonnolenza e ipertensione.

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