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“Voglio essere una star in Cina”: l’ultimo desiderio del bimbo che sta morendo di cancro

Dorian Murray è un bambino di 8 anni ed è affetto da una rara forma di cancro. Il suo corpo non risponde più alle cure e per lui non c’è più nulla da fare. Prima di morire però il suo desiderio è di diventare una star in Cina. Il web, commosso dalla sua storia, lo sta aiutando a trasformare il sogno in realtà.
A cura di Valeria Paglionico
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Dorian Murray è un bambino di 8 anni, viene dal Connecticut, negli Stati Uniti, e dall’età di 4 anni ha un tumore maligno ai tessuti molli. Si tratta di una forma di cancro molto rara ed aggressiva, che si manifesta soprattutto in età  pediatrica e che ha un tasso di mortalità praticamente pari al 100%. Purtroppo, già da tempo il corpo del piccolo Dorian non ha più risposto alle cure e così i medici hanno deciso di interrompere.

Per il bimbo non c’è più nulla da fare, presto la malattia lo condurrà alla morte. Nonostante ciò, non si è lasciato prendere dalla tristezza ed ha deciso di godersi il più possibile il tempo che gli rimane. Il suo desiderio più grande è quello di diventare famoso in Cina. Il motivo? La Grande Muraglia lo ha sempre affascinato. Non potendo affrontare un viaggio simile in sua compagnia, i genitori si sono subito attivati creando una pagina Facebook rivolta a cinesi e turisti, con la speranza che questi possano trasformare in realtà l’ultima volontà di Dorian.

Nonostante in Cina esista il blocco dei social network come Facebook, in pochissimo tempo la sua storia è diventata virale e sono migliaia gli utenti che gli inviano in continuazione messaggi di sostegno e di stima direttamente dal paese dei suoi sogni. Sui social sta spopolando l’hashtag #D-strong ed il bimbo non potrebbe essere più felice. Il cancro è una malattia terribile, ma lui ha saputo dimostrare che i bambini riescono ad affrontarla con coraggio ed innocenza, senza mai lasciarsi abbattere. Non è un caso che accanto alla sua foto che sta circolando sui social ci sia la didascalia: "La speranza è essere capaci di vedere che c’è luce nonostante tutta l’oscurità".

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