Viene aggredita in strada, per superare il trauma scrive una lettera allo stupratore
Ione Wells è una ragazza di 20 anni e viene da Londra. Studia ad Oxford e stava tornando a casa dei genitori, a Camden per la precisione, quando lo scorso 11 aprile ha vissuto un’esperienza traumatica. Nei pressi della sua abitazione ha subito un’aggressione da parte di uno sconosciuto.
Quest'ultimo l’ha inseguita, l'ha trascinata per i capelli, le ha sbattuto la testa contro il marcipiede e le ha strappato con la forza il reggiseno. Per fortuna, i suoi vicini, incuriositi dalle urla, sono usciti al momento giusto e lo hanno costretto alla fuga. La ragazza oggi è ancora traumatizzata e per cercare di superare quel momento terribile ha deciso di scrivere una lettera al suo presunto aggressore, in cui ha detto:
Io non so niente di te ma so questo della persona che hai attaccato: sono una figlia, un'amica, una ragazza, un'allieva, una nipote, una vicina, sono l'impiegata che ha servito il caffè al bar sotto la ferrovia. Tutte le persone che hanno rapporti con me costituiscono la mia comunità e si sono ribellate. Sono infinitamente più brave delle persone che fanno del male. La mia comunità non vuole sentirsi minacciata tornando a casa dopo il tramonto. Continueremo a vivere insieme come un esercito, a camminare da soli, quando un membro della nostra comunità viene minacciato scendiamo in campo e vinciamo la lotta.
Ione ha dunque rinunciato all’anonimato ed ha raccontato la sua tragedia. Ha anche lanciato una campagna a favore delle vittime di violenza sessuale dal titolo #NotGuilty e spera che l’hashtag cominci a fare il giro del web. La polizia, intanto, continua a portare avanti le indagini, anche se probabilmente ha già individuato il teenager responsabile.