Vanessa Incontrada, “La perfezione non esiste”: perché il monologo ancora oggi fa tanto discutere
Vanessa Incontrada è la protagonista della nuova trasmissione di Rai 1, "20 anni che siamo italiani", che conduce al fianco di Gigi D'Alessio il venerdì sera e la scorsa settimana è riuscita a fare il giro del web con un monologo sulla ricerca infinita della perfezione. La presentatrice spagnola è stata spesso presa di mira a causa del suo corpo, negli ultimi anni è stata definita grassa, fuori forma, troppo procace, e, nonostante all'apparenza si sia lasciata scivolare addosso quelle critiche, la verità è che quelle offese l'hanno colpita non poco. Non è un caso che, ispirandosi alla sua esperienza personale, abbia dato vita a un monologo intitolato "La perfezione non esiste", nel quale ha parlato a cuore aperto di tutte le pressione che una donna è costretta a subire nella società contemporanea, dove sembra esistere un unico concetto stereotipato di bellezza. Vanessa ha dimostrato che non serve a nulla entrare in una taglia 40, avere il ventre piatto, stare a dieta perennemente: la perfezione non esiste, solo quando lo si capirà ci si ricorderà di essere felici.
Il monologo di Vanessa Incontrada
"La perfezione non esiste" è il toccante monologo che ha fatto commuovere Vanessa Incontrada in diretta su Rai 1. Essendo stata colpita personalmente da innumerevoli critiche sul suo aspetto estetico, ha capito bene cosa significa combattere contro gli stereotipi, contro un'idea utopica di perfezione, contro un concetto di bellezza ideale che in verità non esiste nella vita "normale". Le sue parole sono state:
La perfezione non esiste, so di non dire una grande novità. Ma io lo voglio gridare. Magari l'avessero detto prima a me. Dovrebbero inserirla tra i primi insegnamenti che ci danno: lavati le mani prima di mangiare, non dire le parolacce e la perfezione non esiste. Sai quanto tempo perso a cercarla? È come in amore, io pensavo di dover essere perfetta per trovare l'uomo della mia vita, per piacergli, per far sì che si innamorasse di me. Alla fine ho trovato un uomo molto speciale, lui, mio marito Rossano, che mi ha detto una cosa che mi ha fatto ragionare: devi sorridere per i tuoi difetti. Si è preso il pacchetto intero, pregi e difetti, e io ho fatto la stessa cosa con lui.
La Incontrada ha poi continuato ricordando la sua giovinezza, quando anche lei rincorreva un prototipo di bellezza che non può esistere nella realtà. Ha infatti dichiarato:
A volte vorrei parlare alla Vanessa di 20 anni fa e darle un piccolo consiglio: smettila di essere quella che non sei perché tanto la perfezione non esiste. Ho perso tempo a cercare di essere giusta, dimenticandomi di essere felice perché pensavo di essere sbagliata agli occhi degli altri. Vivo nel 2000 e avere le forme è ritenuto sbagliato. Per questo io dovrei vergognarmi? Adesso riesco a sorridere ma non è stato sempre così, perché a volte le critiche feriscono, partono da un cellulare e arrivano dritte allo stomaco. La perfezione non esiste, conta solo ciò che pensi di te stessa quando ti guardi allo specchio. Io sono molto orgogliosa di quella che vedo, a volte mi piaccio, a volte no, ma voglio bene alla persona che vedo.
Oggi ha capito che l'unica cosa che conta è accettarsi, sorridere e andare alla ricerca della felicità, capiterà sempre di non piacersi ma bisogna essere consapevoli del fatto che la tanto agognata perfezione esiste solo nei sogni.
Vanessa Incontrada e la lezione di body positivity data su Rai 1
Sono passati diversi giorni da quando Vanessa Incontrada ha emozionato il pubblico con il monologo sulla perfezione e, nonostante viviamo in un'epoca in cui le mode e i trend hanno un tempo estremamente limitato, le sue parole fanno ancora molto discutere. La conduttrice spagnola è estremamente amata nel nostro paese ma questa volta il consenso pubblico non c'entra nulla. Vanessa ha parlato a tutte le donne in modo intimo e sincero, dimostrando che anche le star si ritrovano alle prese con paranoie e problemi comuni come quelli legati alla bellezza. Chi ha detto che per essere attraenti e sensuali bisogna essere magrissime, portare la taglia 40, vantare una pancia piatta e muscolosa, le gambe snelle e il seno procace? La verità è che si tratta solo di convenzioni a cui sentiamo il bisogno di adeguarci per evitare critiche e offese senza alcun senso. Non può essere definito "difetto" un particolare tratto estetico, semplicemente non rispecchia gli stereotipi del momento, stereotipi che anno dopo anno vengono modificati in modo drastico dalla società in base alle mode del momento. oÈ arrivato dunque il momento di smetterla di inseguire la perfezione a tutti i costi, è solo un concetto utopico, un ideale che non rispecchia e che non rispecchierà mai la realtà.