Vaginoplastica: aumentano le giovanissime che fanno un “ritocchino” alle parti intime
Nell’epoca del boom della chirurgia estetica, gli interventi per ritoccare le più svariate parti del corpo non potevano non includere anche la vagina. Negli Stati Uniti sono sempre di più le donne che si rivolgono ai cosiddetti “designer della vagina” e che vogliono “restaurare” le proprie parti intime. Incredibilmente, non sono solo le donne di età avanzata a chiedere interventi simili per combattere l’antiestetico effetto creato dalla pelle cadente, negli ultimi tempi c’è stato un incremento di simili ritocchi chirurgici tra le ragazze dai 16 ai 30 anni.
Queste ultime vogliono avere la possibilità di indossare pantaloni da yoga e costumi da bagno, senza doversi preoccupare del possibile “camel toe”, l’effetto imbarazzante che mette in mostra le proprie parti intime. L’intervento di vaginoplastica viene fatto in anestesia locale e dura 20 minuti. Tra i più richiesti c’è anche la labioplastica, che prevede la rimozione dell’eccesso di pelle e della mucosa alle piccole labbra. Non tutte però lo fanno per vanità. La vaginoplastica è richiesta dalle donne che hanno una vagina dilatata in seguito ad una o più gravidanze. La cosa non crea problemi solo a livello estetico ma anche disagi durante il sesso.
Come se non bastasse, anche curare la propria igiene diventa particolarmente difficile. Tra le operazioni più richieste c’è anche la Augmentation Labioplasty, capace di dare volume alle grandi labbra poco carnose, e l’imenoplastica, che riavvicina i margini dell’imene anche dopo aver perso la verginità. I costi vanno dai 1000 ai 5000 euro, ma in compenso si avrà una vagina “nuova” ed esteticamente bellissima.
