Usare l’aria condizionata in ufficio è una forma di sessismo: ecco perché
In ufficio capita spesso che, con le temperature torride degli ultimi giorni, si usi l’aria condizionata per rendere il lavoro meno duro. A volte, però, la stanza diventa davvero troppo gelida tanto che si è costretti ad utilizzare un maglioncino o una giacca per evitare un raffreddore. Ad avvertire maggiormente un problema simile sono le donne, che si ritrovano mani e gambe congelate semplicemente perché per gli uomini in giacca e cravatta quella temperatura è ottimale.
Si potrebbe dunque dire che utilizzare l’aria condizionata negli uffici è una forma di sessismo. Nessuno si preoccupa infatti dei problemi che la cosa può causare alle donne, che devono portare da casa maglie pesanti e coperte. L’unica cosa che conta è che gli uomini riescano a lavorare con una temperatura da sogno. Sono milioni le donne che “combattono” ogni giorno contro l’utilizzo dell’aria condizionata negli uffici con innumerevoli foto postate su Twitter in cui mostrano il modo in cui devono coprirsi per evitare torcicollo, pelle secca o fastidiosi malanni. Il problema è stato dimostrato anche scientificamente.
Nel 1998, una ricerca condotta presso l’University of Utah ha scoperto che le donne hanno una temperatura corporea inferiore rispetto a quella dei maschi a causa della differenza di dimensioni e della diversa quantità di muscoli. Questi ultimi riescono infatti a trattenere meglio il calore. La cosa lascia sottintendere anche il motivo per cui alcune donne non soffrono affatto l’aria condizionata. Hanno una struttura corporea simile a quella degli uomini e dunque si sentono sollevate quando fuori ci sono quasi 40 gradi e a lavoro molti in meno. In ogni caso, la temperatura è un fattore che influenza i risultati lavorativi raggiunti e che dunque dovrebbe essere tenuta sotto controllo dagli stessi direttori degli uffici.