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Un romanzo incompiuto da terminare: l’ultimo dono prima di morire di una madre alla figlia

Una storia incompiuta da portare a termine, ecco il regalo che una madre in fin di vita ha lasciato a sua figlia.
A cura di Redazione Donna
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La maggior parte delle madri, quando muoiono, lasciano alle loro figlie un ricordo materiale, un oggetto, magari un anello o un portafortuna, Diana Norman, una brillante scrittrice, ha lasciato un libro scritto a metà. Otto mesi prima della sua morte, nel giugno 2010, ha iniziato a star così male che non riusciva neanche più a scrivere. Aveva dolori per tutto il corpo, era aumentata di peso e non aveva più spinta vitale ed energie. Successivamente si è scoperto che la donna di 76 anni aveva contratto una rara malattia autoimmune,  di solito fatale, chiamata vasculite, che inizialmente ha attaccato i reni, poi il cervello e che poi ha mandato la donna in coma per tre settimane.

I medici hanno avvertio la famiglia che la donna stava per morire e che a breve avrebbero dovuto staccarla dalle macchine che la tenevano in vita. Diana però ha resistito, non è morta, è uscita dal coma ed in poco tempo è ritornata a scrivere iniziando il suo nuovo romanzo. Purtroppo però il momento felice è durato poco: nella notte del 26 gennaio 2011, ha baciato suo marito e gli ha detto che lo amava, poi è andata a letto, si è addormentata e non si è più svegliata. I suoi cari hanno organizzato il matrimonio ed hanno sepolto la donna con i suoi abiti ed accessori preferiti: un paio di occhiali Chanel, il suo maglione di cachemire, un paio di pantaloni regalati dal marito, il suo libro del cuore e un pacchetto di sigarette.

Samantha Norman, sua figlia, dopo il funerale è ritornata alla sua vita tentando di seppellire il dolore. Con sua madre aveva avuto sempre un bel rapporto e non aveva alcun rimpianto dopo la sua morte. Nell sua carriera Samantha aveva lavorato come giornalista e presentatrice Tv e curato l'edizione di alcuni libri per bambini ma non aveva mai scritto un romanzo. Sua madre invece ne aveva pubblicati ben 16 con lo pseudonimo di Arianna Franklin ed era molto conosciuta per i suoi racconti storici puntuali ed interessanti. La mamma scrittrice aveva sempre incitato la figlia, lodandola e sottolineando il suo talento nella scrittura e in vita continuava a ripertele: "Perchè non scirivi un romanzo?". Samantha però aveva sempre avuto paura di cimentarsi con la scrittura di un libro.

Poche settimane dopo il funerale Samantha si incontrò con il padre e la sorella nella casa di famiglia per discutere di affari legali dopo la morte e sistemare gli averi della mamma, subito è saltato fuori il romanzo incompleto che la donna aveva iniziato a scrivere dopo essere uscita dall'ospedale e poco prima di morire. Quello era il momento giusto per Samantha, doveva prendere in mano il libro di sua madre e portarlo a termine. Dopo aver ricevuto l'ok dall'editore la donna si è messa a lavoro per ultimare l'opera lasciata incompiuta dalla madre prima di morire. Terminare il libro per Samanta è stato come restare ancora unita con sua madre, continuare a dialogare con lei, è stata la sua salvezza che l'ha aiutata a superare il lutto. Il libro incompiuto è stato l'ultimo dono che la madre le aveva lasciato.

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