Tupperware l’azienda di successo che non usa internet e i social network
Brownie Wise era una semplice casalinga della Florida degli anni '50 ma i pochi anni riuscì ad apparire sulla copertina di Business Week. Era una venditrice eccezzionale che rappresentava la Stanley Home Products. Poco dopo la donna entrò in contatto con Earl Silas Tupper, fondatore della prima azienda che aveva lanciato sul mercato un contenitore da cucina in plastica, cosa impensabile per l'epoca. L'idea di utilizzare plastica in cucina non piacque agli americani e i prodotti Tupperware sparirono dal mercato. Poi però Wise e Tupper unirono le forze e iniziarono a mostrare nelle case degli americani i prodotti. Il successo fu immediato.
Dall'inizio dell'avventura Tupperware sono passati oltre 60 anni, Brownie ormai è morta, ma l'azienda continua a produrre e vendere con successo i suoi prodotti in tutto il mondo. Oggi il successo è divetato un vero e proprio case study dato che nonostante l'arrivo di internet e dei social network la Tupperware non ha modificato in nessun modo le proprie strategie di comunicazione. Ancora oggi le vendite porta a porta continuano e l'azienda non utilizza i social o internet per farsi pubblicità. Senza dubbio i prodotti si sono aggiornati, ormai l'azienda non produce solo contenitori ma centinaia di prodotti che rendono più semplice la vita in cucina. Tupperware però continua a non avere negozi monomarca e sembra che il semplice passaporla tra le donne basti per mantenere sempre alte le vendite.