Tuo figlio è in sovrappeso? Vuol dire che sei un cattivo genitore
L’obesità infantile è molto più diffusa di quanto si crede, tanto che un bambino su 4 è in sovrappeso. Dieta sregolata, vita sedentaria e cattive abitudini alimentari sono solo alcune delle cose che stanno alla base di un problema tanto preoccupante. In pochi però danno la colpa ai genitori, gli unici responsabili del peso dei bambini. Ogni persona adulta dovrebbe infatti sapere che patatine, bevande gassate e caramelle gommose fanno ingrassare ed è proprio per questo che dovrebbero totalmente eliminarle dalla dieta dei figli.
Obesità, diabete, morte precoce, malattie cardiache sono solo alcuni dei rischi in cui incorre una persona che fa i conti con la bilancia fin da piccolissima. Come se non bastasse, se durante l’età dello sviluppo continuano ad essere grassi, molto probabilmente la situazione non cambierà con il passare degli anni. E’ proprio per questo che la Royal Society Shirley Cramer aveva lanciato un’iniziativa molto particolare chiamata National Child Measurement Programme, che prevedeva la misurazione della massa corporea dei bambini direttamente a scuola. In questo modo, i genitori dei piccoli in sovrappeso sarebbero stati avvisati e stimolati a far qualcosa per la loro salute. A giudicare dai dati allarmanti sull’obesità infantile, sembra che l’iniziativa non stia funzionando.
Ciò che viene denunciato è il fatto che i genitori non riescono ad essere di supporto, troppo spesso non hanno il tempo e la volontà di cucinare pasti sani e ripiegano su cibi spazzatura o su alimenti congelati e precotti. Anche imparare a mangiar bene è un modo per crescere e per maturare, ma è difficile che i bambini comincino a farlo da soli quando non ricevono un buon esempio neppure a casa. La prossima volta che i dati sull’obesità infantile continueranno a peggiorare, la colpa dovrà essere data solo ed esclusivamente ai genitori, che restano a guardare i loro figli mentre conducono una vita sregolata e sedentaria.