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Sulla passerella di Christo vestita da sirena: celebra la bellezza delle donne “morbide”

Samantha Schloss ha 37 anni e nei giorni scorsi ha fatto parlare di sé per aver sfilato vestita da sirenetta sulla passerella di Christo. Il suo obiettivo era celebrare il corpo femminile di ogni forma e dimensione.
A cura di Valeria Paglionico
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Si chiama Samantha Schloss, ha 37 anni, è un'artista bresciana e un'attivista del movimento Bodypositive, che promuove l'amore per il corpo di ogni dimensione, peso ed età. Negli ultimi giorni è diventata famosa per aver sfilato sulla passerella di Christo, The Floating Piers, opera d’arte del celebre artista bulgaro installata fino a pochi giorni fa sul lago di Iseo, vestita da sirenetta, con tanto di coda e reggiseno verde brillante. Nonostante l’artista sia una plus-size, ha deciso lo stesso di indossare il completo succinto, mettendo in mostra le imperfezioni e i chili di troppo.

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La cosa ha destato non poco scalpore, visto che nessuno si sarebbe aspettato di incontrare una sirenetta "curvy". A dispetto di quanto si potrebbe pensare, l'obiettivo di Samantha non è attirare le attenzioni su di sé ma piuttosto ridefinire gli standard di bellezza, dimostrando che non bisogna essere necessariamente magrissime per essere considerate sexy e attraenti. In particolare, desidera far capire alle persone che non bisogna accettare in modo passivo gli ideali imposti dai media ma è necessario sviluppare un proprio senso estetico.

Il sovrappeso e l’obesità sono spesso causa dei fenomeni di bullismo, che portano le “vittime” a soffrire di depressione e disturbi alimentari, rovinandogli per sempre la vita. Sulla passerella di Christo, Samantha ha attirato abbracci, insulti, indifferenza, sguardi e reazioni di ogni tipo, dall'indignazione all'eccitazione. Anche se non tutti hanno apprezzato la sua performance, lei ha sempre sorriso, donando ai bambini delle piccole perle.

Non è la prima volta che Samantha si schiera per difendere l'orgoglio curvy, visto che ha anche lanciato una sua collezione di abiti plus-size. L’idea è quella di valorizzare il corpo morbido, così da trasformare i difetti in punti di forza, dimostrando al sesso femminile che le imperfezioni non devono essere nascoste.

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