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Spopolano i video ASMR: perché proviamo piacere ascoltando voci bisbigliate e rumori tenui?

Spopolano i video ASMR, dove a fare da protagonisti sono rumori amplificati al microfono e voci sussurrate. Questa esperienza sensoriale può indurre rilassamento e benessere, ma non in tutti: la risposta è molto soggettiva e per questo difficile da spiegare scientificamente. Il professor Giuseppe Iannoccari ha aiutato a fare chiarezza.
Intervista a Dott. Giuseppe Iannoccari
Neuropsicologo
A cura di Giusy Dente
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Facendo ricerche su Youtube è comune imbattersi in video con una strana sigla: ASMR. Aprendoli, ci si ritrova dinanzi persone che sussurrano e bisbigliano o che riproducono alcuni rumori, amplificandoli al microfono. Questo è uno dei modi con cui si esprimono gli ASMR artist, youtuber che si sono specializzati in questa tipologia di video esplosa soprattutto negli ultimi dieci anni. Questi contenuti hanno conquistato milioni di utenti, che hanno riscontrato dei benefici dati proprio dalla fruizione di queste clip, che inducono rilassamento e benessere. Intervistato da Fanpage.it nel 2021, il professor Giuseppe Iannoccari (Neuropsicologo, docente di Scienze Umane all'Università Statale di Milano e Presidente dell'associazione Assomensana) ha aiutato a fare chiarezza sulle radici del fenomeno, i suoi meccanismi, sul perché faccia presa su alcune persone lasciandone altre indifferenti, se non addirittura infastidite.

ASMR, fa bene ma non a tutti

ASMR è l'acronimo di Autonomous Sensory Meridian Response. "Tradotto in italiano è qualcosa del tipo: risposta autonoma del meridiano sensoriale. Concettualmente significa che l'organismo a seguito di determinati stimoli (visivi o uditivi) attiva una risposta del sistema nervoso autonomo. Meridiano, perché sembra che sia, nell'ambito delle discipline energetiche, il punto più alto di carica di energia. Sensoriale, perché è data da sensazioni, che il cervello percepisce in seguito a stimoli", ha spiegato il professor Iannoccari. L'esperienza sensoriale non è legata solo all'udito, all'ascolto della voce o di certi rumori: vengono coinvolti anche ad altri sensi.

"Può essere visivo, uditivo o la combinazione di entrambi. Si è visto che ci sono persone più sensibili (quindi hanno la risposta del sistema autonomo) quando guardano immagini e altri quando ascoltano dei suoni. È una preferenza individuale e questo incide sull'attivazione della risposta": insomma, non c'è una modalità univoca e la risposta è individuale, ecco perché non tutti ne traggono beneficio. In questo, l'ASMR è paragonabile all'ipnosi: "Non tutti sono ipnotizzabili così come non tutti sono suggestionabili all'ASMR. Qualcuno prova quell'eccitazione, quel senso di rilassamento e c'è chi resta estraneo".

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La risposta positiva all'ASMR: benefici su corpo e mente

Le persone che hanno risposte positive dall'ASMR traggono benefici dal punto di vista fisico e mentale: "La sensazione fisica è di rilassamento, formicolio alla base della test o al collo, abbassamento dell'attività cardiaca quindi sprofondamento in una sensazione di scarico della tensione emotiva e dello stress. Un altro tipo di reazione è l'euforia, attivazione di pensiero positivo, come quando abbiamo una scarica di endorfine e ci sentiamo eccitati. Sembrano reazioni opposte, ma perché ognuno reagisce a modo suo, sono soggettive" ha spiegato il professor Iannoccari.

Molte persone usano questo meccanismo in funzione di un ottimale riposo notturno, quindi in caso di insonnia: "Sembra sia un nuovo espediente per l'addormentamento. Però c'è una controindicazione. Le raccomandazioni per mantenere una buona igiene del sonno dicono che nei 30 minuti precedenti all'addormentamento non dovremmo esporci alla luce blu (quella dei monitor, degli schermi). Paradossalmente, chi guarda i video ASMR lo fa, eppure l'effetto supera il danno". L'accortezza, potrebbe essere quindi evitare il video e concentrarsi sulla parte uditiva, magari in cuffia.

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Cosa pensa la scienza

Gli ASMR artist non si concentrano solo sulla voce, ma anche sulla produzione di una serie di rumori specifici, che funzionano proprio perché hanno determinate caratteristiche. Sono bassi, costanti ma non uniformi, con altezze diverse, un po' come quando si accartoccia un sacchetto di carta: "Può essere provocato dalla masticazione, dal tocco delle mani su qualcosa, c'è chi si passa un foglio sul viso lentamente, chi si passa la spazzola tra i capelli. Sono rumori tenui ma irregolari: se potessimo vedere le onde del suono le vedremmo frastagliate. Questo induce in uno stato un po' ipnotico, che attiva la risposta del sistema nervoso autonomo e la sensazione di benessere".

La scienza si sta interrogando sul meccanismo cerebrale che c'è dietro tutto questo e anche sul perché accada. Il fatto che sia estremamente soggettivo rende difficile avanzare ipotesi e teorie, proprio perché non si può avere un riscontro unanime e oggettivo. Tra l'altro, il fatto che il successo del fenomeno sia così recente, fa sì che gli studi in materia siano ancora in uno stadio primitivo.

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Risale ad appena dieci anni fa il boom dell'ASMR in rete e infatti, come spiegato dal professor Iannoccari: "Non c'è convergenza nelle interpretazioni dei dati. Quello che si rileva è il come agisce, non si spiega il perché funzioni. Sembra che ci sia una sorta di abbassamento dell'attività elettrica del cervello e un'uniformità, una sintonia tra le varie parti dell'organo. Le ricerche sono in una fase iniziale. Hanno visto per esempio che c'è un maggior rilascio di ormoni del benessere (endorfine, serotonina) e che le persone sensibili a questa attività hanno un'attivazione di determinate aree del cervello (le frontali che sono quelle del controllo e quelle sottocorticali dell'emotività)".

Ma attenzione a non sviluppare una sorta di dipendenza: "Il fatto che ci sia un effetto psicologico piacevole determina il successo di questa attività. Le persone poi tendono a ricercare, a voler riprovare: una sorta di stupefacente. È una dipendenza psicologica, non organica, ma ognuno di noi quando qualcuno trova qualcosa che dona piacere vuole ripeterla" ha spiegato l'esperto.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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