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Soffre di dimorfismo corporeo e la sua immagine le provoca disgusto

Jodie Broadley è una ragazza di 26 anni, viene da Sheffield ed è affetta dal Disturbo di Dimorfismo Corporeo. Si tratta di fobia che le fa avere una visione distorta del suo aspetto esteriore e che la fa sentire disgustata di se stessa, anche se non ha alcun difetto.
A cura di Valeria Paglionico
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Jodie Broadley è una ragazza di 26 anni, viene da Sheffield ed è affetta dal Disturbo di Dimorfismo Corporeo, una fobia che le fa avere una visione distorta del suo aspetto esteriore. Si tratta di una malattia mentale che la fa sentire disgustata da se stessa anche se non ha nessun difetto. Spesso non ha neppure il coraggio di uscire di casa e addirittura ha preso più volte in considerazione l'idea di accoltellarsi pur di non doversi più guardare allo specchio.

"Ogni volta che cerco di parlare con le persone del mio disturbo, cercano di farmi superare la fobia, dicendomi che a tutti capita di avere una brutta giornata, ma non è la stessa cosa. Io credo che anche loro odino il mio aspetto", ha spiegato Jodie. La cosa che non tutti capiscono è che ha una malattia mentale vera e propria, non è semplicemente ossessionata dal suo aspetto. La diagnosi è arrivata quando aveva 24 anni, ma ha notato i primi sintomi quando era solo una ragazzina. Frequentava le scuole medie quando è stata vittima di bullismo a causa del suo peso, dei suoi denti e del suo naso e da allora non è riuscita più a piacersi.

Ogni volta che esce, resta a truccarsi per ore e si scatta centinaia di selfie nella speranza che nessuno rimanga disgustato dal suo viso. Il disturbo, naturalmente, ha rovinato i rapporti con la famiglia e con gli amici, visto che nella maggior parte dei casi annulla gli appuntamenti con delle scuse assurde. Per combattere la malattia, ha fatto di tutto, ha tinto i capelli, usato trucchi esagerati, abiti colorati, nella speranza che nessuno si accorgesse del suo vero aspetto. Oggi, vuole finalmente parlare apertamente del problema, così da far capire a tutti che è un disturbo più diffuso di quanto si crede ma che viene sottovalutato troppo spesso.

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