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Si tatua il logo Supreme ma la Nba gli vieta di mostrarlo in campo, ecco perché

Il giocatore di basket JR Smith è finito al centro delle polemiche a causa del suo nuovo tatuaggio, il logo Supreme impresso sul polpaccio. La sua scelta non è piaciuta all’Nba che lo ha costretto a coprire la scritta durante le partite, a meno che non voglia essere sanzionato con delle pesanti multe.
A cura di Valeria Paglionico
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Supreme è uno dei brand di moda più famosi al mondo e sono moltissimi quelli che impazziscono per i capi e gli accessori decorati con l'iconico logo rosso con la scritta bianca. Il giocatore di basket JR Smith, però, sembra che abbia un tantino esagerato, visto che si è fatto tatuare il nome del marchio sul polpaccio destro. La decisione ha suscitato non poco scalpore ma la cosa che non si sarebbe mai aspettato è che un disegno impresso con l'inchiostro indelebile sul corpo gli avrebbe fatto rischiare di pagare una multa salatissima.

Il tatuaggio supreme di JR Smith

JR Smith è il cestista statunitense dei Cleveland Cavaliers che da anni milita nell'Nba. Di recente è finito al centro delle polemiche a causa di un nuovo tatuaggio fatto sul polpaccio destro che riproduce nei minimi dettagli il logo Supreme, l'azienda di streetwear statunitense diventata amatissima dalle star. L'Nba, infatti, non permette ai giocatori di mostrare loghi commerciali o corporate sul corpo o sui capelli durante le partite ufficiali e, se Smith non coprirà la scritta, sarà costretto a pagare una multa salata a ogni partita.

L'atleta ha rispettato le regole ma non ci ha pensato su due volte a dire la sua su Instagram, dove ha spiegato di essere stato l’unico dell'ambiente a cui è stato riservato un trattamento così rigido da parte della Lega. “Non do alla Nba soldi che potrei dare ai miei figli”, ha dichiarato il giocatore, facendo riferimento al fatto che non ha alcuna intenzione di pagare delle presunte multe. Nei prossimi giorni il cestista dovrebbe incontrare alcuni rappresentanti della Lega per discutere della questione ma a quanto pare non gli sono state date speranze: dovrà coprire il nuovo tattoo sul polpaccio.

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