“Sembro Frankenstein”: i 300 interventi chirurgici hanno rovinato la vita della star
Pete Burns è il cantante 57enne del gruppo Dead Or Alive e, di recente, ha rivelato quali sono state le disastrose conseguenze della sua ossessione per la chirurgia plastica. Ha subito più di 300 interventi ma ha finito per mettere a rischio la sua vita. Ha reso il suo volto irriconoscibile e la cosa lo ha fatto soffrire così tanto che ha cominciato a soffrire di depressione.
Tutto è cominciato 20 anni fa, quando si è rotto il naso durante un concerto a Liverpool. Era il periodo in cui aveva raggiunto il successo con la canzone “You Spin Me Round” e da allora la necessità di ricorrere alla chirurgia si è trasformata in un'ossessione. “Mi sono reso conto che stavo per diventare una star e ho dovuto curare sempre più il mio aspetto”, ha raccontato Pete. Si è rifatto il naso per 4 volte, i zigomi per due e ha gonfiato le labbra, ma quest’ultimo intervento non è andato bene e si è ritrovato con il silicone sparso in tutto il viso.
Nel momento in cui si toccava qualsiasi parte del volto, fuoriusciva un liquido giallo. Per risolvere il problema, si è dunque sottoposto a 200 operazioni ma ha cominciato a soffrire di depressione e ad avere alcuni problemi di salute a causa dei molti farmaci presi. Il suo aspetto, inoltre, era diventato così artificiale che in molti lo paragonavano al mostro di Frankenstein. Oggi, sta finalmente bene ma vuole raccontare a tutti la sua storia per far capire quali sono i rischi a cui si va incontro quando ricorrere alla chirurgia plastica diventa un'ossessione: lui stava quasi per morire e per anni ha subito le conseguenze delle scelte sbagliate.