Sembrava un brufolo ma era un cancro: affronta 3 interventi invasivi per guarire
Bree Towner è una donna di 28 anni, viene da Edwardsville, nell’Illinois, ed aveva notato un piccolo brufolo sul naso nel mese di gennaio 2013. I medici le avevano detto che non c’era da preoccuparsi, visto che non era di natura maligna. Due anni dopo, però, è cresciuta così tanto da raggiungere le dimensioni della gomma di una matita. A quel punto, i dottori le hanno diagnosticato un tumore alla pelle abbastanza comune. “All’inizio sembrava un brufolo ma non guariva mai, continuava ad essere ricoperto da nuove croste”, ha spiegato la ragazza.
Preoccupata, Bree si è subito sottoposta a 3 operazioni chirurgiche molto invasive per rimuovere quella macchia. Il naso le è stato ricostruito con la pelle del cuoio capelluto ed ha avuto più di 100 punti di sutura. Il risultato, però, è stato orribile. La 28enne era costretta a radersi la punta del naso ogni giorno poiché era ricoperta da una folta peluria. La cosa la faceva sentire così imbarazzata che ha pensato anche al suicidio. A darle fastidio, in particolare, erano gli sguardi indiscreti delle persone in strada che non potevano fare a meno di osservarla con curiosità ed orrore.
Oggi, vede costantemente uno psicologo per affrontare la depressione ed è finalmente riuscita ad uscire di nuovo con un ragazzo. E' proprio lui che le sta restituendo l'autostima e che la sta spingendo lentamente a recuperare e ad andare avanti con positività. Nonostante le cure, il suo incubo non è ancora finito, c'è una probabilità del 40% che in futuro il cancro possa ritornare. Oggi, sogna di trovare un trattamento per eliminare completamente le cicatrici e per tornare a sorridere.