Saldi estivi 2020: potrebbero essere anticipati o rimandati a settembre
È da circa un mese che la pandemia ha cambiato in modo drastico le nostre abitudini quotidiane, praticamente ogni paese del mondo è andato in lockdown, cosa che ha costretto le attività considerate non essenziali a chiudere i battenti senza conoscere la data di riapertura. Ora che, almeno in Italia, la fase 2 sembra essere molto vicina, i negozi di abbigliamento stanno pensando alla strategia da mettere in atto per ritornare alla normalità. Dato che la riapertura potrebbe coincidere con il periodo di inizio dei saldi, si sta pensando di fare qualche piccolo cambiamento nel calendario fashion, anticipando le offerte di fine stagione oppure posticipandole a settembre.
I saldi estivi verranno rimandati a fine stagione?
Di solito i saldi estivi partono a inizio luglio ma il 2020 è stato un anno particolare a causa dell'emergenza Coronavirus ed, visto che i negozi di abbigliamento sono stati chiusi per oltre un mese, si sta pensando di rivoluzionare il loro calendario fashion in modo drastico. Tenendo conto che probabilmente quasi tutti rimarranno in città in estate, le offerte di fine stagione quest'anno potrebbero partire davvero alla fine della stagione estiva, ovvero a settembre. Come spiegato sul Corriere della Sera, l'idea è quella di mantenere i capi a prezzo pieno per i tutti i tre mesi caldi, nella speranza che ci sia un'accelerata nella richiesta di abiti e accessori alle porte dell'autunno. In questo modo, la moda ritornerebbe alle sue vecchie abitudini, dicendo addio all'estrema velocità che aveva caratterizzato il sistema negli ultimi anni.
Confcommercio propone di anticiparli a giugno
Confcommercio ha espresso una serie di perplessità riguardo la posticipazione dei saldi estivi. Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa Vie Confcommercio Milano, è intervenuto personalmente, proponendo addirittura l'anticipazione delle offerte di fine stagione. Le sue parole sono state: “Abbiamo preso in considerazione l’idea di farli a giugno, perché c’è dell’invenduto che rischiamo di trascinarci fino all’anno prossimo. Temo che dopo tutto quello che è successo le persone, senza saldi, non andranno a fare shopping”. Insomma, al contrario di quanto immaginato dai negozianti, gli sconti potrebbero partire molto prima del previsto, così da invogliare i clienti, "stressati" sia mentalmente che finanziariamente, a fare nuovi acquisti.