Saint Laurent, sfilata mozzafiato tra i ghiacchiai: una collezione di contrasti e provocazioni
Un paesaggio aspro e desolato, tra i ghiacci che si sciolgono e la terra brulla. L'Islanda è la location scelta per la sfilata Autunno/Inverno 2021-22 di Saint Laurent: se per la collezione estiva aveva scelto le dune mozzafiato del deserto, per l'invernale si è spinto praticamente ai confini del mondo. Ci si potrebbe aspettare una collezione algida, che rispecchi il paesaggio circostante, e invece no: gli abiti disegnati da Anthony Vaccarello sono un tripudio di colori accesi – arancio, rosso, viola – lurex e minigonne cangianti. Le modelle camminano nella tundra con cuissard altissimi, una cascata di gioielli e minigonne bordate di pelliccia, rigorosamente eco. Insomma, l'estetica parigina della maison si accende di citazioni pop direttamente dagli anni Ottanta e Novanta. Fiocchi, latex, body sgambati e pennellate di oro puro.
La moda non deve prendersi troppo sul serio
Anche questa volta, la collezione è stata presentata con un video lanciato praticamente senza preavviso: il fashion movie è stato girato da Nathalie Canguilhem e si intitola Where The Silver Winds Blow. A richiamare l'asperità del paesaggio sono solo i cuissard esagerati delle modelle, alti fino alle anche, perfetti per calcare le rocce e le scogliere e i cappelli in eco pelliccia, stile colbacco. Tutto il resto invece è in netto contrasto con il paesaggio: colorato, ammiccante, provocante. "La serietà degli eventi affrontati sinora spinge a non prendere il resto troppo sul serio", ha spiegato lo stilista in una nota diffusa alla stampa. Tra la pandemia globale che non accenna a rallentare e lo scioglimento dei ghiacciai – di cui il video offre la dimostrazione plastica – almeno con la moda possiamo tornare a sbizzarrirci.
La collezione Autunno/Inverno 21-22 gioca sui contrasti
La collezione è caratterizzata da abbinamenti estremi: eleganti giacche di tweed portate su shorts argento o oro, gilet da collegiali portati su minigonne cangianti, jeans con top di paillettes, body sgambatissimi sotto giacche di pelliccia o cappottini colorati. Anche i colori giocano sui contrasti: rosso ruggine e oro, viola e verde, arancio e nero. Le lunghezze si accorciano drasticamente: l'orlo delle minigonne bordate di pelliccia è vertiginoso, così come le profonde scollature a V di body e mini abiti bicolori, bianchi e neri. Torna ovviamente il nude look che ha reso celebre lo stilista, attraverso bluse trasparenti e reggiseni micro portati a vista, fatti di perline e cristalli. Stivali e scarpe slingback hanno punte affilatissime, che richiamano l'asperità del paesaggio, e ogni uscita è grondante di gioielli sovrapposti: perle, cristalli, pendenti a forma di croce. Torneremo a uscire, sembra dire lo stilista, e quando sarà saremo pronti a scatenarci con la moda.