Realizzano sciarpe a mano e le lasciano sugli alberi: così aiutano i senzatetto
Anche quest’anno, il freddo non ha lasciato scampo all’America. Addirittura a Winnipeg, una città canadese, sarebbero stati raggiunti i 30 gradi sotto lo zero. Sopravvivere a queste condizioni climatiche è molto difficile, soprattutto per i clochard costretti a dormire in strada. Spesso i senzatetto non hanno neppure una sciarpa, un cappello o una coperta pesante per ripararsi, anche solo parzialmente, dal freddo. E’ proprio per far fronte ad un problema del genere che nella città di Winnipeg è nato “Chase the chill in Winnipeg”. Si tratta di un gruppo di volontari che realizza delle sciarpe a mano per donarle ai senzatetto in modo da regalare alle loro nottate un po’ più di calore e tepore.
Le sciarpe vengono lasciate sugli alberi, sui cancelli, sulle grate e in ogni angolo della città, di modo che tutti coloro che ne hanno bisogno possono usufruirne. Su ogni sciarpa c’è un cartellino con su scritto: “Prendi questa sciarpa se hai freddo o se ti piace”. L’idea è venuta a Susan Huxley, una esperta di cucito di Easton, in Pennsylvania, la quale cinque anni fa ha cominciato a realizzare con le sue mani delle sciarpe per i senzatetto che abitavano vicino casa sua, che non avevano i vestiti adatti per fronteggiare il grande freddo americano. La sua iniziativa ha poi ispirato “Chase the chill in Winnipeg”, dove i volontari fabbricano con le proprie mani e poi distribuiscono personalmente dalle 200 alle 300 sciarpe ogni anno. Di recente, l’iniziativa ha avuto successo anche in altre città canadesi come Ottawa, Edmonton e The Pass. Le sciarpe che non sono prese ed utilizzate vengono poi devolute in beneficenza.