Potere al femminile: ecco chi sono le donne più influenti del mondo nel 2016
Presidente, amministratore delegato, consigliere di stato: al solo sentir parlare di questi ruoli nella nostra mente si dipingono in automatico sagome di uomini in giacca e cravatta, al punto che se trovassimo scritto da qualche parte "un'amministratore delegato" penseremmo subito a un grezzo errore grammaticale. Eppure il monopolio, per quanto ancora saldo, comincia a essere sempre più minacciato da schiere di donne in carriera, negli affari, scienziate, imprenditrici e filantrope, in posizioni sempre più prestigiose. Possiamo rendercene conto facilmente sfogliando la classifica 2016 delle donne più influenti del mondo proposta da Forbes.
Al primo posto, immancabile, è ancora lei: Angela Merkel. La cancelliera tedesca non accenna a scendere dal gradino più alto del podio per il sesto anno di seguito. A seguire troviamo Hillary Clinton, favorita alle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, che la renderebbero la prima presidente donna, e già vincitrice delle primarie del Partito Democratico. Pur essendo sposata con l'ex presidente Bill Clinton, è sicuramente riuscita ad andare oltre lo stereotipo della "moglie di", proprio come Melinda Gates, coniuge di un altro celeberrimo Bill, che si piazza al quarto posto. Un'altra raggiante moglie che riesce a brillare di luce propria è Michelle Obama: al primo posto nel 2010, resiste ancora in tredicesima posizione.
La lunga strada delle donne in politica
In classifica troviamo anche Park Geun-hye, presidente della Corea del sud, al dodicesimo posto, Tsai Ing-wen, presidente del Taiwan e Michelle Bachelet, presidente Cile ai posti 17 e 18. Un buon risultato per le donne in politica, se sommato alle prime due prestigiose nominate, che fa ben sperare per l'annoso problema del ruolo femminile in questo campo. Da notare, poi, l'importanza raggiunta in paesi "complicati", in cui l'attitudine universalmente attribuita al gentilsesso alla mediazione potrebbe rappresentare un elemento fortemente vantaggioso.
Un'amministratore delegato con l'apostrofo
Ma è nel mondo dell'amministrazione e della finanza che le donne sembrano dare il meglio di sé, scalzando il pregiudizio tanto diffuso sulla poca dimestichezza con questi settori. Al terzo posto troviamo Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, seguita al sesto posto da Christine Lagarde, direttore operativo del Fondo Monetario Internazionale. Segue una fitta schiera di Ceo e manager: Mary Barra è amministratrice delegata della General Motors e si piazza in quinta posizione, Sheryl Sandberg, settima, è direttore operativo di Facebook, e a seguire troviamo la ceo di YouTube e Google Susan Wojcicki. Meg Whitman, ceo Hewlett-Packard, e Ana Patricia Botín, amministratore delegato di Santander UKchiude, chiudono la top ten al nono e decimo posto.
Per il nostro orgoglio, non possiamo dimenticare Federica Mogherini, unica italiana in lista, che occupa la diciannovesima posizione. Con una carriera brillante alle spalle, è oggi Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, un vero faro per la presenza femminile nella politica italiana, troppo spesso poco valorizzata. Da segnalare anche la presenza della celeberrima conduttrice americana Oprah Winfrey, una vera icona negli Usa, nota anche per le sue attività filantropiche, in ventunesima posizione, e della Regina Elisabetta II al ventiseiesimo posto, a testimoniare come il potere non ha età.
Per quanto la presenza femminile in ruoli importanti soffra ancora di un profondo gap di genere, vedere tutte queste donne di successo, riconosciute per l'influenza nel loro lavoro e nel mondo, non può che far ben sperare. Il ruolo femminile, con le sue particolarità, può e deve rappresentare una ricchezza, non un ostacolo, nel perseguimento della carriera scelta. Come questi grandi nomi testimoniano, le donne, se lo desiderano, sono perfettamente in grado di occupare qualsiasi ruolo. Bisogna soltanto che tutti lo capiscano.