Portulaca: proprietà benefiche e come utilizzare in cucina questa pianta erbacea
La portulaca (Portulaca oleracea) è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Portulacaceae e che cresce spontaneamente in orti e giardini. Si tratta di un'erba originaria dell'India, ma diffusa anche in molte regioni italiane, dove è conosciuta con diversi nomi: porcellana, purcacchia o erba grassa, solo per citarne alcuni. Fin dall'antichità questa pianta era apprezzata per le sue proprietà terapeutiche: veniva infatti utilizzata in Egitto come erba medica. Oggi, invece, la portulaca è un'erba sottovalutata, perché considerata un'erbaccia infestante, forse perché molti non ne conoscono le proprietà benefiche: è diuretica, depurativa, dissetante e non solo. Ma scopriamo di più sulle sue proprietà e come utilizzarla in cucina nelle nostre ricette.
Proprietà benefiche della portulaca oleracea
La portulaca è un'ottima fonte vegetale di Omega 3, acidi grassi polinsaturi che apportano grandi benefici al nostro organismo. Grazie alla presenza di questi cosiddetti "grassi buoni" e di acido alfa-linoleico, la portulaca aiuta a ridurre il colesterolo cattivo (LDL) nel sangue e i trigliceridi, prevenendo patologie cardiovascolari. Questa erba spontanea è molto apprezzata anche per le sue proprietà depurative, diuretiche, dissetanti e anti diabetiche: è quindi utile in caso di ipertensione, ritenzione idrica, cirrosi epatica, insuffcienza renale o cardiaca. Le sue foglie sono ricche anche di vitamina C, vitamina A e vitamine del gruppo B, mentre tra i sali minerali troviamo soprattutto ferro, potassio, fosforo, selenio, calcio e magnesio. Come rimedio naturale, la portulaca viene utilizzata anche per contrastare vomito e diarrea, e risulta particolarmente efficace contro le emorroidi. Gli impacchi realizzati con le sue foglie, sono invece utili in caso di punture d'insetto, dermatiti o eczemi.
Come utilizzare la portulaca in cucina per le vostre ricette
La portulaca oleracea si trova facilmente negli orti, nei prati e nei giardini, ma potete comprarla anche dal fruttivendolo, mentre è più difficile trovarla nei grandi supermercati. Una volta portata a casa, potete utilizzare la portulaca in cucina per le vostre preparazioni. L'ideale sarebbe consumarla cruda per la preparazione di insalate estive: il suo sapore è leggermente salato e acidulo, simile a quello del limone. Chi preferisce però, potrà utilizzarla cotta all'interno di zuppe e minestre, ma anche per la preparazione di primi piatti, frittate o come ripieno per la pasta. Nelle vostre ricetta utilizzate le foglie e i rametti più teneri. Nelle regioni dell'Italia meridionale e nelle isole, la portulaca fresca viene abbinata spesso alla rucola, ma è ottima anche in insalate miste con cetrioli, cipolle e pomodorini, condite con olio evo, aceto e origano.
Se volete preparare una frittata con la portulaca veloce e gustosa, lavate bene la portulaca, asciugatela e ricavatene solo le foglie e gli steli più teneri. In una ciotola mescolate le uova con il latte, il parmigiano, sale e pepe. Soffriggete le foglie di portulaca in una padella con olio evo. Non appena sarà cotta, versateci sopra le uova sbattute con il latte e fate cuocere a fuoco lento su entrambe i lati.
Altri usi della portulaca
La portulaca non viene utilizzata solo in cucina, ma è da sempre apprezzata anche per le sue proprietà medicinali. È efficace soprattutto per uso esterno per alleviare alcune patologie della pelle: soprattutto eczemi, ulcere, acne, e per lenire il prurito delle punture d'insetto. Utilizzata come infuso, invece, è un buon rimedio contro tosse, febbre e bronchite, in quanto favorisce la fluidificazione dei muchi. La portulaca è anche ricca di mucillagini, utili in caso di infiammazioni intestinali e infezioni delle vie urinarie.
Controindicazioni
La portulaca non ha particolari effetti collaterali, ma bisogna fare attenzione a eventuali reazioni allergiche. Inoltre contiene ossalati, che possono bloccare l'assorbimento di calcio e magnesio, per questo è sconsigliata se si soffre di patologie renali e in caso di calcoli. Riguardo alle donne in gravidanza e allattamento non ci sono effetti collaterali accertati, per questo è meglio chiedere il consiglio del medico prima di consumare questa erba spontanea.