Il rilancio del marchio Cavalli: via Dundas, licenziamenti e chiusura della sede milanese
Peter Dundas ha abbandonato Roberto Cavalli, Maison per la quale lavorava come direttore creativo dal marzo 2015. La collezione Primavera/Estate 2017, presentata durante l'ultima Milano Fashion Week di fine settembre, è stata dunque l'ultima firmata da lui.
Già da qualche tempo si parlava di un possibile "cambio di guardia" a capo della casa di moda ma solo oggi è arrivata la conferma dall'amministratore delegato. Gian Giacomo Ferraris in un comunicato stampa ha dichiarato:
Ringraziamo Peter Dundas per il suo contributo al brand e gli auguriamo il miglior futuro. In questo periodo di transizione e trasformazione, il team stilistico del marchio continuerà a disegnare le collezioni; la nomina del nuovo direttore creativo sarà annunciata a tempo debito.
Dundas è di origine norvegese, ha debuttato nel mondo della moda nel 2005 come direttore artistico di Emanuel Ungaro, è passato poi a Dolce&Gabbana e nel 2008 a Emilio Pucci. La prima collezione realizzata per Cavalli è quella Primavera/Estate 2015, anche se aveva già lavorato con lo stilista e la moglia Eva dal 2002 al 2005.
Ad aver influenzato la decisione del brand sarebbe stato il passaggio di proprietà del marchio al fondo di private equity Clessidra. Dopo essere stato costretto ad abbandonare la Maison, Peter Dundas ha dichiarato:
Voglio ringraziare Roberto Cavalli e il Gruppo per questa preziosa esperienza e auguro loro il meglio nei loro sforzi futuri. Sono particolarmente grato alle persone che mi hanno accompagnato in questa avventura.
Licenziamenti e chiusure in vista: così la Maison Cavalli rilancia il marchio
L'addio di Peter Dundas farebbe di un piano molto duro per far tornare la casa di moda agli antichi splendori, visto che il fatturato è in costante calo da anni. A metterlo in atto, Gian Giacomo Ferraris, il manager che ha preso le redini della società toscana a partire dalla fine luglio e che ha annunciato grandi cambiamenti. Per il momento, Dundas non verrà sostituito, le nuove collezioni verranno realizzate dal team creativo interno. Chiuderà poi la sede di Milano, così da concentrare tutto a Osmannoro, in Toscana, dove è nata la società.
A chiudere saranno anche una serie di negozi, come quelli a Firenze, a Vienna e a Venezia, con una conseguente riduzione del personale. Saranno licenziate circa 200 persone entro la fine del 2017. L'obiettivo di questa "politica" è tornare al pareggio operativo nel 2018, solo in quel momento partiranno gli investimenti per lo sviluppo. Negli ultimi tempi, l'industria della moda sta attraversando tempi difficili e solo i marchi iconici con un modello di business coerente e un’organizzazione efficiente riescono a sopravvivere. La Maison Cavalli vuole dunque allineare i costi con i ricavi, così facendo tornerà sicuramente ai successi del passato.