Ordine o confusione, quando la casa riflette la personalità di una donna
La propria casa, o appartamento, in genere è in qualche modo a propria immagine e somiglianza. Spesso le persone creative sono più disordinate perché badano molto meno alla forma “materiale” delle cose e sono più orientate a tutto ciò che ha a che fare con il pensiero. In genere lasciano cose dappertutto, sono concentrate sulle loro creazioni e spesso distratte. Alcuni mettono questo genere di predisposizione all’ordine o disordine in relazione al segno zodiacale. Ognuno trova un criterio, o un canone, a cui attribuire queste caratteristiche.
La cosa davvero importante non è stabilire se sia da ascrivere al segno zodiacale, oppure alla vena artistica, quanto poter ammettere che la propria casa ci somiglia. In che senso? Qualcuno potrebbe dire che il caos di un ambiente assomiglia al caos che una persona ha nella mente. Vero? Non vero? Ognuno stabilisce la sua di realtà. Ci sono case perfettamente in ordine che però sono asettiche, non comunicazioni sensazioni, ci entri e le senti fredde. Altre, magari disordinatissime in cui entri e ti senti a casa tua. Perché?
È un dilemma? No. Qualcuno dice che la casa deve essere “vissuta”. Un appartamento perfettamente in ordine che non è vivo è come un appartamento nel caos più completo e morto. Ciò che fa la differenza È la vita, ovvero ciò che ci mette chi vi abita. Possono essere le sue sensazioni, i suoi umori, la sua allegria. Ed è lo stesso per gli individui, puoi vedere un uomo bellissimo e vederlo come un involucro vuoto e uno meno bello che però ti fa sorridere, ridere e sentire viva. La differenza sta proprio in questo. Le persone vive trasmettono le loro sensazioni anche all’ambiente in cui vivono e chi mi mette piede se ne accorge. La diversità non sta nell’ordine o nel disordine, ma nella vitalità di chi vi abita, il resto viene di conseguenza. E voi? Cosa ne pensate? Com’è casa vostra?
Marina Galatioto