Oggi le donne hanno meno figli, ecco perché
Non è una novità che le donne d’oggi, tra problemi economici, lavoro e desiderio di realizzarsi professionalmente, facciano meno figli rispetto alle generazioni precedenti. A dimostrarlo è anche un rapporto dell’Urban Institute, che ha calcolato un notevole calo nei tassi di natalità del 2012 rispetto ai cinque anni precedenti. Nel 2007, infatti, per ogni gruppo di 1.000 donne di circa 20 anni, sono nati 1.118 bambini. Nel 2012, dalla stessa quantità di donne sono nati solo 948 bambini.
In particolare, se si guarda ai tassi di natalità mondiali, c’è stata una diminuzione del 26% delle gravidanze tra le donne ispaniche, dl 14% tra le donne di colore e dell’11% tra le occidentali. Non a caso, gli ultimi anni sono stati definiti infatti i più lenti nella storia degli Stati Uniti in fatto di nascite. Sarebbero diverse le motivazioni che provocano una totale caduta di queste ultime. Innanzitutto, il tasso di fertilità è sceso del 2,4% dopo la Grande Recessione, che ha rovinato i piani di carriera e di matrimonio di molte donne. Sono circa 426.850 i bambini che sarebbero potuti nascere se non fosse arrivata la crisi.
Inoltre, c’è stata anche una diminuzione dell’immigrazione e le donne straniere solitamente hanno più probabilità di avere figli rispetto alle americane. Quello che il rapporto non prende in considerazione è il fatto che le giovani donne di circa vent’anni oggi non si sentono all’altezza di sposarsi e di avere dei figli come le generazioni precedenti. L'Urban Institute ha infatti dichiarato che non si ha la certezza che, una volta superata la crisi, le donne ricominceranno a desiderare delle famiglie molto numerose. Molto probabilmente, una volta arrivati a quel punto, tutti saranno troppo occupati a festeggiare la chiusura di un periodo storico così drammatico e non si preoccuperanno per il loro futuro familiare.