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Notte di San Silvestro: perché si chiama così?

Avete sempre definito “Capodanno” il 31 dicembre? La verità è che si tratta di un termine sbagliato. Ecco per quale motivo tutti dovrebbero cominciare a chiamarla “la notte di San Silvestro”.
A cura di Valeria Paglionico
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La notte del 31 dicembre è quella che chiude l'anno e per tradizione viene celebrata con cenoni, brindisi e party folli, non a caso saranno moltissimi quelli che si lanceranno in danze scatenate e trenini in compagnia degli amici e dei parenti allo scoccare della mezzanotte, così da dare il via al nuovo anno davvero "col botto". Siamo abituati a fare riferimento a questa ricorrenza con il nome Capodanno ma la verità è che si chiama San Silvestro: ecco per quale motivo la vigilia del primo giorno dell'anno viene definita in questo modo

Perché si dice notte di San Silvestro?

Avete sempre chiamato la notte del 31 dicembre "Capodanno"? La verità è che si tratta di una definizione sbagliata. Non solo è solo la vigilia del primo giorno dell'anno, la sua vera definizione è anche "la notte di San Silvestro". Il motivo è molto semplice: l'ultimo giorno dell'anno è dedicato a Papa Silvestro, il 33esimo vescovo della città di Roma diventato Santo e morto proprio il 31 dicembre del 335. Non è stato solo un importante personaggio nella storia del cristianesimo, visto che sotto il suo pontificato la Capitale è diventata cristiana, pur mantenendo in vita alcuni vecchi riti pagani, secondo la tradizione è anche una sorta di "traghettatore". Il suo compito è quello di guidare e trasportare le persone e le anime dei defunti verso il nuovo anno. Insomma, tutte le tradizioni come il cenone, i brindisi e le feste folli non sarebbero altro che una celebrazione in onore del Santo, nella speranza che porti un pizzico di fortuna nelle vite quotidiane delle persone.

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