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Non mangia più da 7 anni, la malattia rara la farebbe vomitare 50 volte al giorno

Nicola Nichols ha 25 anni e nel 2008 è stata colpita da una forma rara di influenza, che le ha provocato una gastroparesi, cioè una paralisi dei muscoli dello stomaco. Non riesce a mangiare e a bere nulla da sette anni senza vomitare. Trova la forza per andare avanti nel sorriso dei suoi figli.
A cura di Valeria Paglionico
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Nicola Nichols ha 25 anni, viene da Bolton e nel 2008 è stata colpita da un caso delicato di influenza. Arrivava a vomitare 50 volte in un solo giorno e non riusciva a mangiare e a bere nulla. Inizialmente i medici credevano che si trattasse di un semplice disturbo alimentare, ma poi sono arrivati alla diagnosi definitiva. Si trattava di gastroparesi, cioè di una paralisi dei muscoli dello stomaco. Negli ultimi sette anni, Nicola non ha mai mangiato, ma è costretta a alimentarsi attraverso una flebo, che le fa arrivare le sostanze nutritive direttamente nel sangue.

I medici le hanno anche messo nell'addome un pacemaker gastri, un dispositivo metallico capace di trasmettere segnali elettrici ai muscoli dello stomaco per farli lavorare di nuovo, ma anche questa misura di emergenza non ha funzionato. Nonostante la sua malattia rara, la donna è stata capace di dare alla luce i suoi due bambini, William, di 3 anni e Felicity, nata solo da 11 mesi. Nicola non sarà mai più capace mangiare, ma si sente ugualmente fortunata. Ha un marito che la ama, Ben, di 27 anni, e due figli che possono essere definiti dei veri e propri miracoli. “Ho sempre dato per scontato il cibo, fino a quando non mi è stato più possibile mangiare. Cucino ancora per i miei bambini e l’odore mi fa venire voglia di assaggiare, ma sentirei un dolore paralizzante se facessi anche solo un morso”, ha raccontato la ragazza. La donna è stata costretta ad abbandonare il suo lavoro a causa della malattia debilitante ed è arrivata a pesare 45 chili.

La sua condizione non può essere curata, ma può essere controllata. Alcune persone dichiarano infatti di riuscire a controllare la propria dieta, mangiando ad esempio sei piccoli pasti al giorno, realizzati con cibi facilmente digeribili. Nicola, però, non riesce a mangiare assolutamente nulla. Trova la forza per andare avanti nel sorriso dei suoi bambini, gli unici, insieme a suo marito, capaci di renderla felice.

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