Non esiste vagina “normale”: secondo la scienza modificare la forma potrebbe essere nocivo

Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom di interventi per modificare le parti intime femminili. Che si desideri una vagina più "giovane" o esteticamente più attraente, non importa, l'unica cosa certa è che sono sempre di più le donne che finiscono sotto i ferri perché insoddisfatte dell'aspetto dei loro genitali. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, però, non esiste una vulva "normale" e a dimostrarlo è un recente studio svizzero.

Quante tipologie di vagina esistono?

Secondo uno studio pubblicato sull'International Journal of Obstetrics and Gynaecology, non esiste una vagina dalla forma "normale". In particolare sono state analizzate le parti intime di 650 donne di età compresa tra i 15 e gli 84 anni e i risultati sono stati chiari: le grandi e le piccole labbra, il clitoride, l'apertura vaginale, sono tutte cose che differiscono così tanto da una persona all'altra che è praticamente impossibile parlare di dimensioni medie. Qualsiasi tentativo di identificare una vulva "normale" è dunque relativo. E' proprio per questo che gli interventi per modificare l'aspetto dei genitali femminili, che negli ultimi anni hanno visto un vero e proprio boom, risultano inutili e pericolosi, legati solo alla voglia di imitare le immagini divulgate dalla pornografia. "E' una scelta soggettiva, non esiste uno standard quando si parla della forma delle parti intime. E' per questo che le compagnie assicurative non ricoprono questi tipi di interventi", ha spiegato il ginecologo Kenneth Levey del Maiden Lane Medical. Fare delle modifiche alla vagina quando non esiste una reale motivazione medica mette infatti a rischio la salute, causa dolore, problemi di cicatrizzazioni e possibili danni ai nervi.